Nasce Stendhal la nuova piattaforma che Isnart e Unioncamere hanno realizzato per offrire alle Camere di Commercio uno strumento efficace da impiegare nella promozione del turismo: è stata potenziata dal machine learning di intelligenza artificiale per poter realizzare analisi predittive per la progettazione e la programmazione turistica dei diversi territori.
L’algoritmo si nutre di un capiente database, precisamente data lake, in continuo aggiornamento incrociando dati provenienti da diversi fonti: 45 milioni di dati provenienti da Istat, InfoCamere ed EuroStat; 4 milioni di recensioni, 376mila informazioni e news provenienti dai media.
La piattaforma è stata presentata al Ttg Travel Experience di Rimini del 2023 svoltosi lo scorso ottobre dal 9 all’11 ottobre presso l’Expo Center. Stendhal è utile oltre che agli operatori istituzionali come le Camere di Commercio anche a tutti gli operatori economici, dalle piccole alle grandi imprese e agli operatori della programmazione turistica, come hotel e agenzie di viaggio.
Strumenti come Stendhal costituiscono un’evoluzione fondamentale nel percorso di innovazione sia tecnologico che organizzativo intrapreso dalla Camera di Commercio Genova e l’intero Sistema camerale italiano coadiuvato dai suoi partner tecnici come Isnart. per la pianificazione turistica.
Le destinazioni mappate dalla piattaforma sono già oltre 200 e vengono suddivise dalla funzione Data for Destination in quattro punti di vista differenti ma integrati:
- assessment, per indicare il posizionamento competitivo della destinazione in base a un set di dati strutturati;
- sentiment, per indicare come il turista percepisce la vacanza in base a un set di dati dinamici non strutturati;
- sustainability, per valutare l’impatto che ha il turismo confrontato a livello economico, sociale e ambientale in base a un set di dati strutturati;
- branding, per misurare la forza e l’attrattività che una destinazione ha come brand in base a un set di dati dinamici elaborati dai media.
Le analisi predittive che ne derivano permettono di condizionare le scelte future per la migliorare e ottimizzare la gestione dei flussi turistici, rendendo più fruibili i servizi presenti nelle singole destinazioni e rendendo più funzionale, armonica e coerente la progettazione turistica con le vocazioni dei territori interessati.