Avvio in rialzo per la Borsa di Milano. L’indice Ftse Mib ha avviato le contrattazioni a +0,3% a 27.421 punti. Il listino principale accelera sino a +0,88% dopo i primi scambi in linea con gli altri listini del Vecchio Continente, tutti in attesa di una conferma della frenata dei prezzi dal dato sull’inflazione dell’eurozona di ottobre.
Prysmian guida i guadagni (+2,94%), che festeggia un contratto da 900 milioni negli Usa. Bene i bancari: Bper +2,7%, Monte Paschi +2,48%. Nexi continua l’ascesa (+2,66%).
Fiacche Eni (-0,78%) e Leonardo (-0,64%).
Avvio in cauto rialzo per le Borse europee, in attesa del dato sull’inflazione nell’Eurozona. Parigi avanza dello 0,23%, Francoforte dello 0,17% e Londra dello 0,03%.
In mattinata arriverà anche il Pil dell’area euro, previsto fermo nel terzo trimestre.
Borse asiatiche in rosso in scia ai timori per la tenuta dell’economia cinese, dopo un deludente pmi manifatturiero a ottobre, e per l’intensità dell’offensiva israeliana in Palestina, che allarma gli investitori per un possibile allargamento del conflitto. Tiene Tokyo (+0,5%), dopo che la Boj ha allentato il suo controllo sui rendimenti dei titoli di Stato ma ha lasciato invariati in territorio negativo i tassi di interesse.
Prezzo del petrolio in aumento questa mattina sui mercati delle materie prime: il Wti con consegna a dicembre è scambiato a 82,86 dollari al barile con un aumento dello 0,67% mentre il Brent sempre con consegna dicembre passa di mano a 88,12 dollari al barile con un aumento dello 0,77%.
Nei cambi euro poco mosso rispetto al dollaro e in aumento sullo yen sui mercati valutari: è scambiato a 1,0605 dollari con un calo dello 0,09% e a 159,3500 yen con una crescita dello 0,70.
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è in lieve aumento a 191 punti base, il rendimento è a +4,70%.