Tutti i Comuni della Liguria hanno risposto alla convocazione da parte della Regione Liguria per condividere il percorso del nuovo Piano sociale integrato regionale (Psir), ovvero il documento che detta la programmazione dei servizi sociali durante il periodo di vigenza (fino al 2025). La plenaria dedicata agli enti locali ha fatto seguito a un ciclo di incontri organizzati dalla Regione Liguria con gli stakeholder, i quali avevano portato a una condivisione delle linee guida che regolerebbero il nuovo piano.
Sono state tre le macroaree sottoposte alla valutazione dei Comuni:
– Nuovi criteri di riparto (individuati mediante collaborazione del Dipartimento di scienze politiche e internazionali dell’Università di Genova);
– Integrazione sociosanitaria;
– Assetti organizzativi e figure professionali all’interno degli stessi.
Sono state inoltre esposte quelle aree tematiche frutto della condivisione con stakeholder e parti sociali. Le azioni interessano tutte le fasce di età con focus specifici su povertà, disabilità, pari opportunità, violenza di genere, immigrazione, invecchiamento attivo e tutela delle persone sottoposte a misure restrittive. È previsto un ulteriore lavoro di integrazione con altri settori quali scuola, formazione, lavoro, sanità.
I finanziamenti fanno capo a fondi di politiche sociali regionali (Fondo politiche sociali regionali) e nazionali (tra i quali Fondo politiche sociali nazionali, Fondo non autosufficienza, Fondo povertà) per una stima di oltre 170 milioni di euro, con possibilità di ulteriore integrazione con risorse regionali ed europee, che si sommeranno ai fondi stanziati dai comuni per il sociale.
«Il dialogo con i territori è imprescindibile per costruire un testo condiviso, innovativo e aggiornato – ha spiegato l’assessore regionale alle Politiche socieli Giacomo Giampedrone – queste fasi di interlocuzione in merito al nuovo Piano sociale portano avanti il lavoro avviato dall’assessore regionale Ilaria Cavo nel periodo del suo mandato. Lo Psir tuttora in vigore del triennio 2013/2015 non è però più aggiornato ai nuovi bisogni della cittadinanza rispetto alle esigenze emerse negli ultimi anni. Vogliamo portare a termine nel minor tempo possibile il percorso già avviato, perché si tratta di uno strumento imprescindibile per gli addetti ai lavori e di conseguenza per i cittadini. Ci riteniamo soddisfatti: la forza di questo Piano sta nella sua anima condivisa, che si sta plasmando grazie a numerose consultazioni con gli enti coinvolti. Gli incontri proseguiranno nel mese di settembre per accogliere ulteriori osservazioni presentate dalle parti, dagli stakeholder ai sindaci liguri».
«Il nostro obiettivo – ha aggiunto Marco Bucci, presidente Anci Liguria – è quello di creare un percorso che consenta di portare fuori dall’area del disagio e dell’assistenza perenne quante più persone possibili. Il Piano sociale integrato predisposto da Regione Liguria e Anci va in questa direzione. Quotidianamente i comuni si occupano di diverse necessità che riguardano più categorie di cittadini e le nostre strutture ogni giorno si impegnano per offrire i migliori servizi. Come presidente di Anci Liguria posso assicurare che faremo tutto il possibile per reperire le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano sociale».
L‘iter amministrativo dello Psir dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno con l’approvazione del documento da parte del consiglio regionale, seguendo a distanza di breve tempo il piano sociosanitario sottoscritto dall’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, testo fondamentale per una corretta applicazione dello Psir.