C’è la savonese Lucia Bruno, che vuole creare box a sorpresa per far scoprire la natura e la cultura dei borghi del territorio italiano; Fabio Cardone, da poco trasferito da Milano a Borgo Val di Taro, che vuole realizzare una struttura modulabile di ricarica per e-bike; Alessandra Croci, che sogna di creare un albergo diffuso, nel borgo di Travo, in Val Trebbia; Andrea Di Domenico che intende trasformare la casa abbandonata dei suoi nonni, nel piccolo comune di Pescosansonesco (PE), in un eco b&b; Lorenzo Giannini, che vuole avviare un piccolo boutique glamping sul territorio delle Foreste Casentinesi; Liliana Graniero, da Avellino, che ha ideato un’innovativa piattaforma di progettazione del verde; Alexander Kundrat, che punta a trasformare il b&b di famiglia, a Ognio, in alta Val Fontanabuona, in un agriturismo e centro didattico – ricreativo ecosostenibile; Greta Manfrin, che con il suo compagno pensa di trasferirsi da Milano all’Appennino tosco-emiliano per avviare una piccola azienda agricola con laboratorio selvatico.
Sono loro gli 8 giovani aspiranti imprenditori selezionati per partecipare all’edizione 2023 di ReStartApp, il campus di formazione, incubazione e accelerazione per le giovani imprese del territorio appenninico italiano, promosso e realizzato da Fondazione Edoardo Garrone in collaborazione con Fondazione Compagnia di San Paolo, capofila di un partenariato composto da Ente Parco del Beigua, Comune di Sassello (Sv), Comune di Campo Ligure (Ge), Coopfond spa, Legacoop Liguria e Fondazione De Mari, con un contributo di Fondazione Carige.
Provengono da tutta Italia, rappresentando, da nord a sud, la quasi totalità dell’Appennino; hanno un’età media di 29 anni, idee d’impresa da sviluppare in particolare nei settori del turismo e dell’agroalimentare e sono accumunati da un unico obiettivo: valorizzare, promuovere e sviluppare i territori montani e le loro risorse, attraverso progetti imprenditoriali che coniughino dimensione economica, ambientale e sociale in un’autentica prospettiva di transizione ecologica e impatto sociale.
Da oggi fino al 6 ottobre 2023 – con una pausa intermedia dalle lezioni dal 28 luglio al 1° settembre – i giovani partecipanti a ReStartApp saranno a Sassello (Sv), impegnati in 10 settimane di formazione intensiva, per concretizzare le proprie idee imprenditoriali grazie a un piano didattico articolato tra lezioni in aula, laboratorio di creazione e sviluppo d’impresa, esperienze, testimonianze, casi di successo. Ad affiancarli nel percorso, docenti, esperti e professionisti dei principali settori dell’economia della montagna. Per agevolare la realizzazione dei migliori progetti sono previsti premi di startup per un valore complessivo di 60.000 euro e un servizio di consulenza gratuita post campus della durata di un anno per i più meritevoli.
Il campus ReStartApp rappresenta il fulcro di Progetto Appennino, che comprende anche due percorsi di accelerazione e creazione di reti dedicati alle imprese locali, “Vitamine in Azienda” e “Imprese in rete”, che hanno preso il via nelle scorse settimane con l’obiettivo di favorire il consolidamento del tessuto produttivo rappresentato dalle piccole e medie imprese del territorio del Parco del Beigua, appartenenti alle filiere produttive distintive di questa zona, dalla filigrana alla filiera del legno, passando per il turismo e l’agroalimentare.
In particolare, sono 15 le imprese che partecipano al percorso “Vitamine in Azienda”: da Campo Ligure, Effe-Erre con la sua filigrana, la segheria Enrico Puppo, Inkam per stampa e serigrafia digitale, il bistrò Pasticci’amo; la cooperativa sociale Dafne da Genova; da Masone l’azienda agricola I piani e la Pasticceria Gelateria Bar Vigo; da Rossiglione l’azienda agricola Nevlei per la manutenzione del verde e la filiera forestale e l’allevamento di Lorenzo Pesce; da Sassello Arci Cascina Granbego, l’Azienda Agricola l’Ape operaia, l’hotel Ristorante Pian del Sole e la ferramenta Rossi; da Stella il Camping Dolcevita e il b&b La Luna dei Prati.
7 le imprese coinvolte complessivamente nei 2 i progetti di rete, ConcimiAmo e Lo Spirito degli Alberi, ammessi al percorso “Imprese in rete”, dedicati rispettivamente all’allevamento e alla filiera del legno.
«Avviato per la prima volta nel 2014 a Grondona e tornato sull’Appennino ligure dopo aver toccato, in 12 edizioni, diversi territori da nord a sud del Paese, il campus ReStartApp costituisce un osservatorio privilegiato sulle dinamiche di sviluppo delle aree interne e montane – commenta Francesca Campora, direttore generale di Fondazione Edoardo Garrone. – Si è ormai pienamente compiuto, da parte dei più giovani, un cambiamento di percezione su questi territori, un tempo considerati marginali e inospitali e invece sempre più rivalutati come spazi ideali per realizzare nuovi modelli di lavoro e per sperimentare stili di vita a misura di comunità e in equilibrio con il patrimonio ambientale e culturale. Nella volontà di restare, tornare o trasferirsi in Appennino, i nostri giovani esprimono la volontà di essere attori di una transizione ecologica concreta, non solo enunciata ma vissuta tramite scelte quotidiane puntuali e precise; contemporaneamente, nei loro progetti d’impresa, si dimostrano sempre più capaci di intercettare le nuove tendenze dei mercati e le crescenti sensibilità dei consumatori, fornendo risposte ed elaborando prodotti e servizi in cui l’innovazione è sempre al servizio della sostenibilità».
«La Fondazione Compagnia di San Paolo opera per lo sviluppo economico e sociale dei territori. Lo fa con uno sguardo attento alla valorizzazione delle identità culturali, al potenziale imprenditoriale e alla partecipazione soprattutto dei giovani. Per questo è convinta capofila del Progetto Appennino – dichiara Alberto Anfossi, segretario generale della Fondazione torinese. – Il sostegno alla nascita di nuove giovani imprese, attraverso l’alta formazione dell’incubatore ReStartApp, ma anche il consolidamento e innovazione del tessuto imprenditoriale esistente, con i percorsi di accelerazione – Vitamine in azienda e creazione di reti – Imprese in rete, sono strumenti concreti ed efficaci al servizio di strategie di sviluppo locale. Noi siamo lieti, con questo progetto, di poter investire nell’imprenditorialità: un volano di coinvolgimento e valorizzazione di tutte le risorse materiali e immateriali della comunità».
«Progetto Appennino è una grande occasione per rilanciare il tema dell’impresa e del lavoro sul territorio del Parco del Beigua: dove ci sono lavoro e impresa, c’è residenza e di conseguenza ci sono servizi e presidio. Anche per le imprese selezionate per i percorsi Vitamine in azienda e Reti di Impresa sarà una bella opportunità di crescita e miglioramento, per dimostrare la vitalità e le potenzialità delle aree interne. E siamo certi che le iniziative di Progetto Appennino contribuiranno con efficacia alla valorizzazione del tessuto economico che il Parco porta avanti con i marchi prodotto Gustosi per Natura e Ospitali per Natura e con l’ambizioso obiettivo di ottenere la Carta Europea del turismo sostenibile». conclude il presidente del Parco del Beigua, Daniele Buschiazzo.
Oltre al partenariato locale, supporta Progetto Appennino una rete consolidata di partner di alto profilo a livello nazionale: Fondazione Symbola, Legambiente, Uncem, Alleanza Mobilità Dolce, Club alpino italiano, Fondazione Cima, Open Fiber, Tiscali, Pefc Italia.