Genova Capitale Italiana del Libro raccoglie il testimone dalla città di Ivrea. Il passaggio di consegne è avvenuto a Torino, nell’ambito del XXXV Salone del Libro in corso al Lingotto Fiere fino a oggi.
All’incontro, in sala Cepell, erano presenti il sindaco di Genova Marco Bucci, il sindaco di Ivrea Matteo Chiantore, la direttrice di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Serena Bertolucci e Giacomo Montanari, coordinatore del Tavolo della Cultura del Comune di Genova, che – insieme a Bertolucci – ha stilato il progetto “A Pagine spiegate!” con il quale Genova si è aggiudicata la medaglia di Capitale del Libro 2023. Presenti anche Marino Sinibaldi e Costanza Casali, rispettivamente presidente e direttrice del Cepell, Centro per il Libro e la Lettura.
«Essere la Capitale italiana del libro per noi è importante e ne siamo orgogliosi – ha commentato il sindaco Marco Bucci − siamo riusciti a creare una rete che pone il libro, le biblioteche e gli archivi al centro. Questo progetto contribuirà all’innalzamento del livello culturale della città, di tutti, dai giovani a meno giovani dagli operatori economici a quelli che fanno turismo. Sarà un anno ricco di eventi che vedranno Genova protagonista. Andiamo avanti a “parole spiegate”».
A suggellare anche simbolicamente questa staffetta tra Capitali, il sindaco Marco Bucci ha consegnato al sindaco di Ivrea Matteo Chiantore una copia di tre opere significative che vedono Genova e la Liguria come protagoniste.
Innanzitutto, Il Milione, che venne trascritto da Rustichello da Pisa sotto dettatura di Marco Polo proprio a Genova, dove i due si trovavano incarcerati alla fine del Duecento. E poi una preziosa copia anastatica de Palazzi di Genova, lo straordinario volume di Pietro Paolo Rubens, che nel 2022 ha compiuto quattrocento anni dalla pubblicazione ad Anversa e che per l’occasione ha dato vita alla fortunata mostra “Rubens a Genova” ospitata da Palazzo Ducale. Infine – ultima, ma non ultima – una copia di Ossi di seppia, la celebre raccolta di liriche di Eugenio Montale, data alle stampe nel 1925.
Il sindaco di Ivrea ha consegnato al sindaco Bucci il Manifesto per il futuro del libro, scaturito dall’esperienza di Capitale nel 2022. Il documento è suddiviso in 22 punti e 99 parole chiave ed è l’esito finale di un percorso di analisi e confronto che ha coinvolto oltre 150 partecipanti tra editori, scrittori, lettori, librai, bibliotecari, insegnanti e operatori del digitale.
Nel corso del passaggio di consegne, la città di Genova ha anticipato che metterà in campo iniziative a sostegno delle biblioteche dell’Emilia-Romagna, in segno di vicinanza alle popolazioni colpite dall’alluvione dei giorni scorsi.
Sono poi stati ricordati i punti salienti del progetto A Pagine Spiegate, che è valso la designazione di Genova come Capitale del Libro 2023. La proposta – che individua Palazzo Ducale come soggetto attuatore – prevede un vasto numero di attività sul territorio con letture pubbliche e interventi strutturali alle biblioteche cittadine, attività educative e mostre.
Un anno ricco di proposte intorno a un tema denso di significati e di approcci multidisciplinari che già alla fine di maggio presenta alcuni appuntamenti prestigiosi. Il 27 maggio Palazzo Ducale ospiterà l’appuntamento finale del Premio Andersen, il riconoscimento italiano attribuito ai migliori libri per ragazzi dell’annata editoriale, ai loro autori, illustratori ed editori. Domenica 28 maggio inaugura alla Biblioteca De Amicis una mostra immersiva sul tema del bosco, realizzata dalla rivista Andersen con l’editore Lapis. L’iniziativa farà da sfondo a eventi e iniziative promosse da Andersen tra cui appuntamenti formativi e laboratori.
Il 31 maggio il salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale accoglierà i candidati alla fase finale del Premio Strega.
L’anno proseguirà con le manifestazioni per i 200 anni della Biblioteca Berio. Due i filoni di eventi, il primo con iniziative legate all’entertainment (visite guidate a tema, video interviste, personaggi celebri), il secondo con attività di ricerca, da convegni e seminari a esposizioni di libri antichi. In particolare, a ottobre verrà esposto al pubblico uno dei più importanti codici purpurei al mondo, il codex pergamenaceo conosciuto come l’Offiziolo Durazzo.
Importante anche il progetto Arcipelago della Creatività alla Biblioteca De Amicis con creazioni di spazi laboratoriali rinnovati e tematici (teatro e arti performative – musica e arti visive – arte e attività creative – scienza e tecnologia).
A ottobre Palazzo Ducale ospita il Bookpride, la Fiera nazionale dell’editoria indipendente. Si tratta di un’edizione speciale – la quarta – proprio in occasione di Genova Capitale italiana del Libro 2023. L’eccellenza dell’editoria di progetto in Italia partecipa alla manifestazione con una miriade di eventi, tra dibattiti, conferenze e presentazioni di libri.
E poi – a cavallo tra ottobre e novembre – il Festival della Scienza, la con la parola guida “Impronte” dell’edizione 2023: dieci giorni di conferenze, mostre, laboratori, spettacoli, eventi speciali, film, documentari, ospiti internazionali.
Sempre a novembre Limes, la più importante rivista di geopolitica italiana, organizza tre giorni per riflettere sugli scenari e sugli sviluppi della politica internazionale. Dal 2014 un appuntamento prestigioso con i maggiori studiosi ed esperti italiani di geopolitica e non solo.
Ideale conclusione di questo ricco programma legato al libro sarà la XIII edizione di La Storia in Piazza, il cui focus – dal 14 al 17 marzo – sarà “Libro e Libertà”.
Genova, una città di biblioteche, di libri e… di carta
Genova ha ancora oggi, ha nel suo centro storico, una piazza della stampa che nel 1471 fu sede del primo laboratorio cittadino, fondato da artigiani provenienti dal Nord Europa. La città e le sue vallate sono state nel passato un importante centro di produzione di carta. Secondo alcuni atti notarili del 1424 fu Grazioso di Damiano da Fabriano ad insegnare l’arte della lavorazione della carta nella zona, favorita da un territorio ricco di acqua in tutte le stagioni e dalla posizione privilegiata, che da una parte vede lo sbocco al mare e dall’altra il passaggio verso il basso Piemonte. Nel XVII secolo, nella zona di Voltri, a occidente della città, le cartiere censite erano oltre 150 e producevano una fra le carte più pregiate d’Europa, esportata in tutto il Mediterraneo. In questa zona oggi è attivo il Museo della Carta, a Mele.
Genova è il luogo dove, nel 1639, appare la prima gazzetta a stampa, dal tipografo Pier Giovanni Calenzani. Il 22 luglio di quell’anno il novellista Michele Castelli, dopo essersi guadagnato fin dal 1638 il favore del doge Agostino Pallavicino, presentò la richiesta ufficiale e ottenne il permesso di stampa, detto privilegio, continuando ad utilizzare la stamperia Calenzani presso la chiesa di San Donato. Genova a differenza delle altre città, concesse il privilegio all’autore dei testi e non al tipografo.
Genova è città di biblioteche. Fin dal XVII secolo istituzioni, come il collegio dei Gesuiti, e privati, raccolgono libri e documenti o ne favoriscono la stampa. Questo fa sì che oggi il numero e la varietà delle biblioteche, così come la consistenza e l’importanza del patrimonio librario cittadino, siano rilevanti. Ricordiamo, ad esempio la Raccolta Dantesca che comprende la maggior parte delle edizioni delle opere di Dante dal XV al XIX sec., provenienti dalla collezione del bibliofilo scozzese Evan Mackenzie e la Raccolta Colombiana, costituita da circa 5.000 volumi ed opuscoli relativi a Cristoforo Colombo e alla scoperta dell’America dal XVI sec. a oggi, compresa la sezione donata da Paolo Emilio Taviani nel 2000.
Genova è la città che deve la propria fama anche ad un libro che nel 2022 celebra il suo quattrocentesimo compleanno: è infatti nel 1622 che il pittore Pietro Paolo Rubens pubblica ad Anversa i Palazzi di Genova, opera che permette per la prima volta la conoscenza a livello europeo del patrimonio artistico della città.
Genova è sede della prima libreria dell’Italia ancora da unificare, situata in Strada nuovissima, fondata nel 1810 dal tipografo francese Antonio Boeuf. Questo luogo è fin dalla sua origine uno spazio di incontro tra lettori e autori. La frequentano, ad esempio Dickens e Manzoni. Sul suo esempio nascono altre librerie come la Libreria Editrice Moderna, aperta alla fine dell’Ottocento in Galleria Mazzini che ospita per parlare dei loro volumi autori come De Amicis e Gozzano. Da qui nasce una importanza tradizione che ancora oggi pervade la città nella qualità e particolarità delle attività imprenditoriale e nelle diverse manifestazioni di presentazione di volumi e autori.
Genova è città di lettori. È la città, ad esempio dove alla vigilia del Novecento il primo libro di Giovanni Pascoli, Myricae, registra il maggior numero di vendite.