Il consiglio di amministrazione di Iren ha approvato i risultati consolidati al 31 marzo 2023.
Investimenti in crescita del 34%, destinati allo sviluppo impiantistico rinnovabile, al trattamento rifiuti (tre nuovi impianti), alla resilienza delle reti di distribuzione e ai progetti di efficientamento energetico. In un contesto di minori consumi energetici (-19%), i risultati trimestrali sono in crescita con un margine operativo lordo (ebidta) che si attesta a 368 milioni di euro (+2%) e un utile netto di Gruppo, pari a 135 milioni di euro (+15%), con il risultato 2022 includeva l’impatto negativo del Contributo di solidarietà pari a 24 milioni di euro.
L’incremento dell’ebitda è principalmente determinato dal recupero della marginalità della business unit Mercato, dal consolidamento di Sei Toscana e dalla crescita organica, in un contesto caratterizzato da minori volumi energetici (-34 milioni di euro) e da maggiori costi per effetto dell’inflazione.
Aumenta l’indebitamento finanziario netto pari a 3.716 milioni di euro (+11% rispetto a 3.347 milioni di euro al 31/12/2022). L’incremento temporaneo del capitale circolante netto e gli investimenti realizzati nel periodo hanno contribuito alla crescita del debito netto.
La maggioranza degli indicatori di performance è in linea rispetto alle previsioni di Piano e in miglioramento rispetto al primo trimestre 2022: calo dell’intensità carbonica, +44% di materia recuperata negli impianti del Gruppo, +70% di produzione di biometano, forte incremento delle attività di efficientamento energetico e della qualità del servizio offerto con un calo del -5% dei prelievi idrici per abitante al giorno.
«I risultati positivi appena approvati confermano la solidità finanziaria del gruppo Iren, garantita da un piano industriale equilibrato e solido che stiamo seguendo. Il trend positivo, sostenuto anche dal contributo di Sei Toscana (società attiva nella raccolta rifiuti consolidata dallo scorso luglio) sottolinea la capacità di Iren di estrarre valore dal consolidamento societario – dichiara Luca Dal Fabbro, presidente di Iren – Il successo delle recenti acquisizioni in capacità rinnovabile rafforzano il Piano Industriale volto alla decarbonizzazione e all’economia circolare».
«Prosegue il percorso di crescita del Gruppo Iren sostenuto dagli investimenti tecnici, cresciuti del 34% rispetto al primo trimestre 2022 – afferma Gianni Vittorio Armani, amministratore delegato e direttore generale di Iren – i risultati positivi si basano soprattutto su un recupero della marginalità della Mercato rispetto allo scorso anno, nonostante la riduzione dei consumi del 19% che ha avuto un impatto significativo sulle nostre performance. L’attenta disciplina finanziaria attuata da Iren viene avvalorata dal recente innalzamento del rating da parte di S&P. Confidenti dello sviluppo industriale previsto nei prossimi trimestri confermiamo la guidance per il 2023, che prevede una crescita del 6% della marginalità, in linea con il piano».