Per fare il punto sul monitoraggio e avanzamento del lavoro svolto, oggi il presidente della Regione Giovanni Toti, insieme al vicepresidente e assessore all’Agricoltura e alla Pesca, all’assessore all’Urbanistica, Formazione e Politiche abitative, all’assessore Infrastrutture, Ambiente e Protezione civile, all’assessore ai Trasporti e al Lavoro, all’assessore alla Sanità e al vicedirettore generale della presidenza ha incontrato i segretari generali liguri Maurizio Calà (Cgil), Luca Maestripieri (Cisl), Mario Ghini (Uil), in attuazione del protocollo siglato tra le parti per la partecipazione e il confronto sul Piano Nazionale di ripresa e resilienza e il Piano nazionale per gli investimenti complementari.
All’incontro odierno seguiranno altre riunioni attraverso tavoli periodici di lavoro tra Regione e sigle sindacali, anche con i singoli assessorati, per garantire un confronto costante tra le parti in questa fase di attuazione e messa a terra dei fondi del Pnrr.
«Abbiamo tutta l’intenzione di portare avanti questo confronto – afferma Toti – e ringrazio i nostri uffici per il gigantesco lavoro svolto, finalizzato non solo, come doveroso, a monitorare attentamente l’andamento dei progetti di cui la Regione è soggetto attuatore ma anche ad avere contezza degli altri progetti in fase di realizzazione sul nostro territorio ma gestiti da altri soggetti attuatori, come, ad esempio, Rfi per quanto riguarda le infrastrutture ferroviarie, o l’Università, o l’Autorità Portuale per la nuova diga. Certamente possiamo dire che la Liguria sta pienamente rispettando il cronoprogramma: è stato centrato il target del 3% che era stato fissato a livello nazionale, nella consapevolezza che nei prossimi mesi e soprattutto nel 2024 ci sarà un’accelerazione importante nella realizzazione delle opere e degli interventi fino ad avvicinarsi alla cifra complessiva dei 6,67 miliardi di euro. Certamente nel momento in cui metteremo a terra tutte queste risorse, la Liguria farà un bel balzo in avanti, con positive ricadute sulla nostra economia e sui posti di lavoro”.
«Lo schema che vi abbiamo consegnato oggi – prosegue il governatore rivolgendosi ai sindacati – ritengo sia molto ben fatto, per i dati che abbiamo a disposizione: quelli sulla piattaforma nazionale ReGiS sono gli unici ufficiali disponibili, considerato che il Pnrr è, ahimè, un piano nazionale, pensato fin dall’inizio con una governance molto verticistica, senza alcun coordinamento degli enti territoriali, per cui la Regione è un soggetto terzo e i soggetti attuatori, per esempio i piccoli Comuni,
accedono direttamente ai bandi nazionali. L’elemento positivo è la proiezione dei risultati che tutto questo produrrà e sta già producendo in termini di pil e occupazione, con previsioni che rientreranno già nel prossimo Defr. Già lo scorso anno, secondo quanto emerso anche dai dati Excelsior-Unioncamere, si è registrata un’inversione di tendenza per cui la Liguria è cresciuta più del Paese, trovandosi quindi in una situazione sovra-congiunturale: nel 2022, l’occupazione e il pil sono cresciuti del 3,6% rispetto al 2021 (+2,4% occupazione a livello nazionale). Abbiamo quindi la straordinaria opportunità di sfruttare al meglio questa crescita per creare lavoro di qualità e sviluppo per la Liguria».