È stato siglato ufficialmente a Roma nella mattinata di oggi, giovedì 4 maggio, il rinnovo dell’accordo tra le associazioni di categoria dei benzinai – Faib Confesercenti, Fegica e Figisc – ed EuroGarages, la società detentrice dal 2018 di 1200 impianti a marchio Esso in molte regioni italiane fra cui gran parte del nord Italia e la Liguria, dove sono circa una cinquantina le gestioni presenti.
«Esprimiamo grande soddisfazione per il raggiungimento di un risultato lungamente atteso, addirittura dall’estate del 2020. Nel frattempo siamo passati attraverso una pandemia mondiale ed un rincaro dei carburanti senza precedenti, fattori che hanno drammaticamente ridotto gli erogati dei distributori e che, per questo, rendevano improrogabile una revisione dei precedenti accordi», commenta Fabio Bertagnini, presidente di Faib Liguria, che ha partecipato alle trattative insieme al collega dell’Emilia Romagna, Alessandro Broggi, e ai massimi rappresentanti nazionali dell’associazione, il presidente Giuseppe Sperduto e il direttore Gaetano Pergamo. Proprio a seguito dell’importante contributo dato al tavolo di negoziazione, nei giorni scorsi Bertagnini è stato nominato responsabile nazionale del Comitato di colore EuroGarages di Faib Confesercenti.
La svolta che ha portato la controparte ad accettare una nuova intesa, infatti, si può dire sia partita proprio dalla Faib ligure, come ricorda lo stesso Bertagnini: «Il primo accordo era stato siglato, nel 2018, per scongiurare il rischio che i retisti, e fra questi EuroGarages, entrando nel settore quali soggetti terzi rispetto alle compagnie e i gestori, non riconoscessero le precedenti intese, mettendo i benzinai con le spalle al muro dal punto di vista dei diritti contrattuali. Per questo accettammo, allora, un’intesa al ribasso, che erodeva i margini di noi gestori ma impegnava EuroGarages a investire nel rilancio della rete distributiva, con la speranza, da parte nostra, che questo portasse ad un aumento degli erogati tale da compensare la contrazione dei margini. Ciò non è avvenuto, anzi, la società negli anni seguenti non ha garantito nemmeno le manutenzioni, condannando la rete Esso all’obsolescenza, e pandemia e caro carburanti hanno fatto il resto. Di fronte a tutto questo, proprio dalla Liguria è partita, per estendersi ai colleghi di tutta Italia, una forma di protesta che rappresentava l’ultima spiaggia per noi benzinai: il superamento del prezzo massimo consentito in accordo. Così facendo, naturalmente, gli erogati Esso si sono ulteriormente ridotti, ma non più a scapito nostro, bensì di EuroGarages che, solo a quel punto, non ha avuto altra scelta che tornare a sedersi al tavolo».
«Come si evince, la nostra è stata una scelta obbligata, dettata dalla mera necessità di sopravvivere. Adesso – conclude Bertagnini – si apre una nuova fase, che speriamo possa essere improntata alla reciproca collaborazione: il risultato raggiunto non fa altro che allineare i margini a quelli praticati dalle altre compagnie, ma è un primo passo da cui cominciare e che deve quindi essere guardato con ottimismo».