La Borsa di Milano ha aperto poco mossa. L’indice Ftse segna un calo marginale dello 0,05% a 27.877 punti e resta comunque piatta anche dopo i primi scambi. Nel listino principale corre Banco Bpm (+2,2%), pronta a valorizzare le attività nei pos e nelle carte di credito, insieme a Nexi (+1,86%). Giù invece Tim (-3%) all’indomani del ritocco delle offerte di Kkr e Cdp per la rete.
Apertura incerta anche per le Borse europee. Londra cede lo 0,32% dopo il dato sull’inflazione a marzo che non retrocede sotto il 10%. Francoforte perde lo 0,2%, Parigi è invece invariata in avvio di seduta.
Seduta debole sui mercati asiatici in linea coi futures americani. Gli investitori guardano alle trimestrali da una parte e dall’altro al dato finale sull’inflazione nell’eurozona dopo che nel Regno Unito l’incremento dei prezzi al consumo su base annua a marzo è rimasto ancora oltre il 10%, sopra le previsioni, facendo temere una nuova stretta sui tassi da parte della Bank of England. Tokyo ha lasciato sul terreno lo 0,18%.
Il prezzo del petrolio arretra questa mattina, dopo il calo registrato già nella giornata di ieri. Il Wti americano perde lo 0,3% portandosi a 80,6 dollari.
Stesso andamento per il Brent quotato a Londra che scende a 84,5 dollari al barile.
Nei cambi euro è stabile sul dollaro Usa: scambia a 1,0967 dollari, con una variazione minima di -0,05%. Il cambio con lo yen è invece in leggero rialzo a 147,54 (+0,26%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è in aumento a 180 punti base (+1,27%). Il rendimento è a +4,27%.