L’Istituto Giannina Gaslini ha pubblicato ieri il bando di gara per la costruzione del nuovo ospedale Gaslini di Genova. La durata della concessione sarà di 22 anni, per un valore stimato di 543,35 milioni di euro.
Il bando, approvato dal cda dell’istituto presieduto da Edoardo Garrone, è relativo alla “Procedura aperta afferente all’affidamento della Concessione per l’ammodernamento della struttura ospedaliera dell’Irccs Gaslini, sita in Genova, in via Gerolamo Gaslini n. 5, consistente nella realizzazione, ex novo, di un padiglione ospedaliero, la manutenzione straordinaria/rifunzionalizzazione di altri padiglioni deputati ad attività sanitaria e a servizi complementari nel sedime dell’ospedale e la gestione dei servizi di hard facility management, compresa la fornitura dei vettori energetici”.
L’aggiudicazione della gara avverrà con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che sarà individuata sulla base del miglior rapporto qualità-prezzo. Gli operatori economici interessati avranno 45 giorni per la presentazione delle offerte a partire dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (prevista per il 20 aprile 2023) e il Promotore godrà del diritto di prelazione.
«Indire la procedura di gara in un tempo così breve riempie di orgoglio − commenta il presidente dell’Ospedale Gaslini Garrone −. Voglio ringraziare a nome mio e di tutto il cda del Gaslini l’eccellente squadra di professionisti – a partire dal direttore generale Renato Botti – che lavorando davvero giorno e notte con grande competenza, dedizione e coraggio, ci ha portato a questo risultato necessario e fondamentale per garantire il futuro dell’ospedale pediatrico e con lui le migliori cure a tutti i bambini del mondo che ne abbiano necessità».
«Ringraziamo per l’attenzione e il supporto, nel pieno rispetto dei ruoli, tutte le istituzioni coinvolte, che ci hanno sempre sostenuto, con un apprezzamento particolare per Regione Liguria, Comune di Genova, Soprintendenza, Università di Genova e Asl3 Genovese», spiega il direttore generale Botti.
«La realizzazione di un nuovo padiglione (pad. Zero) e la ristrutturazione dei padiglioni esistenti hanno un valore finanziario complessivo di circa 178,5 milioni di euro di cui 50,3 milioni, pari al 28% dell’onere complessivo, fino ad oggi sono stati reperiti attraverso finanziamenti di parte pubblica senza obbligo di restituzione – continua Botti −. Ne fanno parte i 20 milioni di euro già deliberati dalla Fondazione Gerolamo Gaslini, a cui si sommano i 8,4 milioni di Pnrr-Pnc, i 6,5 milioni ex legge 67/88, i 1,8 milioni assegnati da Regione Liguria successivamente alla pubblicazione dell’avviso pubblico ed il resto proviene da alienazioni del patrimonio immobiliare dell’Istituto e altri finanziamenti statali. La rimanente quota di oneri, pari a 128,2 milioni di euro è coperta da finanziamento privato, la cui remunerazione avverrà con canone concessorio che impegnerà l’Istituto per 19 anni. La durata della Concessione sarà di 22 anni e il valore stimato della Concessione al netto dell’iva per il periodo previsto sarà di 543,35 mln di euro».
Il percorso che ha portato al “Nuovo Gaslini”
A seguito dell’avviso pubblico, deliberato dal consiglio d’amministrazione dell’Istituto Gaslini il 21 febbraio 2022, e delle tre proposte pervenute il 31 agosto dello stesso anno, al termine della procedura comparativa, è stata individuata come preferibile dal cda dell’Istituto l’offerta del raggruppamento temporaneo di impresa capitanato da CMB – Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi che costituirà base di gara.
L’operazione portata avanti dall’Istituto Giannina Gaslini che si configura come Partenariato Pubblico Privato ad iniziativa pubblica (PPP), è stata individuata come soluzione contrattuale capace non solo di integrare le risorse pubbliche, ma anche di ridurre rischi critici quali maggiori costi, maggiori tempi di realizzazione, oltre che interferenze tra cantiere e continuità clinica.
La Fondazione Gerolamo Gaslini, presieduta da Mons. Marco Tasca, vescovo di Genova, ha garantito il massimo supporto con due successivi finanziamenti di complessivi 20 milioni di euro in conto capitale, al fine di aumentare la percentuale di finanziamento a fondo perduto, e diminuire così l’onere del canone concessorio che l’Istituto Giannina Gaslini dovrà corrispondere a decorrere dalla consegna del “Padiglione Zero”, prevista entro giugno 2026.
Il Gaslini del futuro: una città della salute
Il policlinico che nascerà dalla complessa trasformazione in atto è una città della salute, in grado di migliorare ulteriormente l’efficacia e la sicurezza delle cure per i piccoli pazienti e l’esperienza lavorativa e formativa per tutta la comunità di operatori, studenti, famiglie, associazioni che vivono ogni giorno l’ospedale. Il nuovo Gaslini risponde alle esigenze di un moderno polo integrato ad alta intensità tecnologica, basato su un modello organizzativo per piattaforme assistenziali e aree di lavoro e studio dipartimentali omogenee, organizzate secondo il principio di intensità di cura e complessità tecnologica. Un lavoro che interpreta e raccoglie le indicazioni dei sanitari che vi lavorano e delle famiglie che lo frequentano. Sarà raggiunta maggiore efficienza di gestione delle attività sanitarie, grazie a un unico polo integrato (Padd. ZERO, 15, 16, 17, 18) che supera l’attuale frammentazione dei servizi sanitari in più edifici. L’organizzazione funzionale si fonda sulla separazione dei percorsi, con il duplice obiettivo di migliorare l’efficienza nell’impiego del personale sanitario e nell’erogazione delle prestazioni al paziente.
Un ospedale che avrà così la possibilità, nella seconda fase dell’intervento, di aprirsi agli studenti con un campus universitario, e al quartiere con un asilo aziendale e spazi per lo sport, attraverso la riqualificazione di spazi interni alla cittadella ospedaliera e la successiva realizzazione di una foresteria per le famiglie e gli studenti.
Il Gaslini ha già definito i tempi dell’operazione: via al cantiere entro l’estate del 2023 e “Padiglione zero” pronto entro giugno 2026. Da tale data l’aggiudicatario gestirà i servizi (energetici e di manutenzione) per 19 anni.