«Partiamo con centinaia di prenotazioni, ma senza personale per affrontare la stagione, strade e autostrade ancora congestionate e molti problemi da risolvere». Andrea Valle, presidente di Federalberghi Savona, traccia una previsione positiva per l’imminente fine settimana di Pasqua e per i successivi ponti di primavera, ma evidenzia anche le questioni ancora irrisolte.
Il prossimo fine settimana per l’associazione di categoria si preannuncia all’insegna di migliaia di presenze nel savonese, con un tasso di occupazione molto elevato per le strutture, che tuttavia continuano a denunciare problemi, ai quali non è ancora stata data una risposta.
«Ha poca importanza dire che la provincia potrà accogliere migliaia di turisti a Pasqua o nei ponti primaverili − dice Valle −. Sarebbe drammatico il contrario sia perché il savonese vive in gran parte di turismo sia perché quest’anno i ponti hanno caratteristiche ottime per le gite fuori porta. Soprattutto se, come annunciato, ci saranno bel tempo e il sole».
La grande incognita per gli albergatori savonesi, commenta il presidente di Federalberghi, sarà l’estate: «Il tema vero non è il tutto esaurito di Pasqua, ma come riusciremo a far fronte al mese di maggio, a settembre e a ottobre? – si chiede Valle – Oggi le strutture alberghiere sono soffocate da un eccesso di burocrazia, quando invece bisognerebbe lavorare con le istituzioni per tentare di allungare la stagione. Oltretutto partiamo con i problemi dell’anno scorso, ancora irrisolti: code e infrastrutture congestionate hanno già creato difficoltà e disdette a marzo».
«Poi c’è l’annosa questione della carenza di personale, che è legata alla corta stagionalità che noi offriamo. Chi sceglie una professione nel mondo dell’ospitalità di oggi affronta una situazione generale nella quale l’offerta è di 4-5, al massimo 6 mesi. Troppo poco. Quest’anno sono stati rifinanziati i bonus assunzionali e sono anche stati aumentati di un mese i termini, con incentivi che sono passati da 6 a 7 mesi. Questa misura va benissimo, ma si perde nel momento in cui non ci sono le condizioni affinché una struttura possa rimanere aperta per 7 mesi. Se davvero vogliamo che queste strategie siano efficaci, dobbiamo allungare la stagione, altrimenti gli albergatori saranno costretti a lavorare soltanto 5 mesi, rinunciando agli incentivi. Bisogna unire le forze, pubblico e privato insieme devono iniziare a ragionare sul lungo periodo, il boom di 3 o 4 giorni, a Pasqua, regala ottimismo, ma non basta più», sottolinea Valle.
Ultimo nodo evidenziato da Federalberghi Savona è la questione delle seconde case. «Ormai oltre il 50% degli arrivi del savonese è rappresentato da turisti che alloggiano in seconde case, in b&b dei quali non si sa nulla e c’è un forte abusivismo – conclude Valle – Crediamo sia arrivato il momento di affrontare anche questi aspetti e regolarizzare una giungla, della quale ormai bisogna prendere atto. Se non altro per una questione di rispetto e correttezza nei confronti degli albergatori, che offrono servizi e pagano le tasse».