A Palazzo Rosso di Genova presentati i risultati raggiunti dal progetto europeo Aac Cessible culture, volto a favorire la fruizione del patrimonio artistico e culturale di bambini e giovani con deficit comunicativi grazie alla Comunicazione Aumentativa Alternativa (Caa), per una cultura davvero inclusiva.
Erano presenti l’assessore alle Politiche Sociali Lorenza Rosso, la direttrice dei Musei di Strada Nuova Raffaella Besta, il presidente della Cooperativa Solidarietà e Lavoro Stefano Dagnino.
Il progetto, gestito dalla Cooperativa Solidarietà e Lavoro in qualità di capofila di un partenariato internazionale nell’ambito del programma Erasmus+, ha lo scopo di agevolare la fruizione dei luoghi di cultura a bambini e ragazzi con deficit comunicativi e dell’apprendimento, deficit di attenzione e iperattività, e minori di origine extracomunitaria con scarsa conoscenza della lingua parlata nel paese di accoglienza, e far loro vivere appieno la dimensione culturale grazie a tecniche, strumenti e strategie proprie della Caa. Tutto questo, favorendone lo sviluppo e l’autonomia, valorizzandone le dimensioni emotive, relazionali e culturali attraverso l’arte.
La comunicazione aumentativa alternativa (Caa) è un insieme di conoscenze, tecniche, strategie e tecnologie progettate per semplificare e migliorare la comunicazione nelle persone che hanno difficoltà a utilizzare i tradizionali canali di comunicazione, con particolare riguardo al linguaggio orale e la scrittura. È definita aumentativa in quanto non si limita a sostituire o proporre nuovi metodi di comunicazione ma, analizzando le necessità del soggetto, indica strategie per implementarle ed è alternativa in quanto utilizza strategie e tecniche diverse dal linguaggio.
Nel corso dei due anni di svolgimento del progetto sono stati perseguiti i seguenti obbiettivi principali:
la creazione di codici e strumenti comunicativi innovativi tramite l’applicazione delle strategie di Comunicazione alternativa aumentativa (Caa, in inglese Aac);
la realizzazione di percorsi culturali inclusivi dal punto di vista comunicativo;
la definizione di un innovativo profilo di competenze per il settore culturale ed educativo, che faciliti la partecipazione di persone con bisogni educativi speciali.
Il progetto è nato dalla collaborazione di 7 partner provenienti da 6 paesi europei: Italia, Grecia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, ognuno con competenze diverse e complementari per raggiungere gli obiettivi del progetto: una università, un complesso museale, una casa editrice, scuole di diversi ordini e gradi, centri culturali e una impresa sociale, a cui si aggiunge una rete di 11 partner associati.
I numeri
2 anni di progetto, 7 partner provenienti da 6 paesi europei, 11 partner associati a livello europeo, 4 meeting internazionali, 8 eventi di disseminazione a livello europeo, 8 attività di formazione organizzate a livello europeo, 14 Istituzioni culturali coinvolte a livello europeo nelle sperimentazioni e nella realizzazione di materiale Aacc inclusivo (di cui 4 Musei, l’Acquario di Genova e 3 mostre temporanee in Italia, 2 Musei in Portogallo, 4 Musei facenti parte di un complesso museali nazionale in Romania, 1 Museo in Grecia), 11 scuole e associazioni coinvolte a livello europeo nelle sperimentazioni e nella realizzazione di materiale AACC inclusivo, più di 45 docenti ed educatori coinvolti nelle sperimentazioni e nella attività, più di 150 studenti e ragazzi e coinvolti nelle sperimentazioni e nelle attività con strumenti Aacc.
“Il mondo della scuola, dell’associazionismo e della cultura − si legge nella nota della Cooperativa − sono stati partner fondamentali nella predisposizione di sperimentazioni sul campo e nello sviluppo delle attività propedeutiche alla realizzazione di percorsi di visita inclusivi. Le scuole e le associazioni sono state coinvolte nelle fasi di impostazione e realizzazione di percorsi culturali rivolti agli studenti e ai ragazzi con bisogni comunicativi, testando durante le diverse fasi di progetto i risultati dei prodotti d’ingegno (Intellectual Output -IO) realizzati. A Genova il mondo della cultura, grazie allo svolgimento delle sperimentazioni presso Castello D’Albertis museo delle culture del mondo, i Musei di Strada Nuova, la Wolfsoniana di Nervi, Palazzo Ducale, l’Acquario di Genova e il Museo Archeologico e della Città di Sestri Levante, ha potuto essere coinvolto nella definizione degli elementi chiave per l’utilizzo delle strategie della Caa nella predisposizione di nuovi percorsi e delle modalità di accoglienza e accompagnamento”.
«Sono molto contenta che Genova abbia aderito a un progetto importante come questo – spiega l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Genova Lorenza Rosso – l’inclusione passa anche dall’accessibilità e rendere accessibili ai bambini e ai giovani con deficit comunicativi il nostro patrimonio artistico e culturale è un passo fondamentale. Nessuno deve sentirsi escluso e grazie alla tecnologia della comunicazione aumentativa alternativa adesso sarà possibile ripensare l’inclusività per tutti».
Stefano Dagnino, presidente della Cooperativa Solidarietà e Lavoro aggiunge: «Da oltre 30 anni la Cooperativa pone particolare attenzione ai temi della cultura e del sociale. Questo progetto, coerente con la nostra mission aziendale attenta, all’inclusione e alla valorizzazione delle competenze, unisce entrambi gli aspetti, rispondendo a bisogni del mondo della scuola, delle associazioni, delle famiglie, grazie a soluzioni innovative per la fruizione del patrimonio museale. I risultati raggiunti, che oggi presentiamo, rappresentano un importante opportunità per la valorizzazione dei luoghi di cultura e la base per nuove proposte e modalità di visita».
Al pomeriggio, nella Biblioteca Berio, si è tenuto un convegno che ha visto l’incontro con i soggetti interessati, e la partecipazione, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, della presidente di Commissione Arianna Viscogliosi.
Per maggiori informazioni sul progetto è possibile consultare il sito o scrivere all’indirizzo aacc@solidarietaelavoro.it.