Con le carte di credito Bper Banca non si può giocare d’azzardo. Lo ha dichiarato ieri sera Luigi Iannace, area manager di Sestri Ponente di Bper Banca che fa parte della Direzione territoriale Liguria, a Genova, dove si è tenuta un’ulteriore tappa della “Trappola dell’Azzardo”, un progetto ideato da Bper Banca e Avviso Pubblico per prevenire il fenomeno del gioco d’azzardo patologico, sempre più diffuso tra le giovani generazioni.
«Bper Banca è molto attenta agli impatti sociali del proprio lavoro – ha spiegato Iannace – e quindi è anche impegnata nella lotta alla ludopatia Le carte di Bper Banca non permettono di essere utilizzate per questo attività».
A partire dal 2013, Bper ha messo in atto iniziative per informare, prevenire, e avviare azioni di contrasto riguardo alla pratica del gioco d’azzardo patologico. Sono state attivate campagne di informazione per i dipendenti, per i clienti e i giovani, ed è stato pubblicato il Vademecum “Giocatori d’azzardo patologici e servizi bancari”, un opuscolo informativo che descrive le possibili tutele attivate dalla banca per contrastare e prevenire i rischi annessi al gioco d’azzardo patologico e per aiutare la famiglia del giocatore patologico. Inoltre la banca ha deciso di inibire le carte di credito alle operazioni di pagamento presso esercizi o siti internet classificati nella categoria merceologica “gambling”: in sintesi con le carte di credito Bper non si può giocare d’azzardo.
Quello del capoluogo ligure è il terzo di una serie di incontri gratuiti rivolti sia a studenti e personale scolastico, con focus dedicati su come arginare il fenomeno del gioco d’azzardo tra i minori, sia a tutta la cittadinanza con l’obiettivo di dare ancora più consapevolezza dei danni all’economia provocati dal gioco d’azzardo, soprattutto a causa del riciclaggio di denaro sporco e del rischio legato a fenomeni di usura. La tappa inaugurale del progetto si è tenuta a Roma con grande partecipazione di studenti e non solo.
A Genova hanno partecipato come relatori del mattino, con gli studenti e le studentesse dell’Istituto Nautico San Giorgio, Luigi Zanti, direttore territoriale Bper Liguria, Paola Arnuzzo, psicologa e psicoterapeuta Asl3 Genovese, Angelo Carta, educatore associazione Comunità di San Benedetto al Porto e Mariarosa Lamanna, psicologa della Cooperativa sociale Ma.Ris. All’incontro serale, in Bper Banca, nel Salone di rappresentanza del XV piano, sono intervenuti, con Iannace, l’assessore all’Avvocatura, agli Affari legali, ai Servizi sociali, alla Famiglia e alla Disabilità del Comune di Genova Lorenza Rosso, Emanuele Vitale, vicepresidente di Avviso Pubblico, Sonia Salvini, responsabile scientifico del piano regionale gioco d’azzardo di Alisa e membro dell’Osservatorio Nazionale sul Gioco; Claudio Queirolo, psichiatra, referente dell’ASL4 per il gioco d’azzardo patologico e Ina Maria Hinnenthal, direttrice SerD Asl3 Genovese e referente del progetto “Game over”.
«Il gioco d’azzardo patologico – ha detto Rosso – è uno dei grandi problemi del nostro tempo, una piaga che colpisce non solo chi ne è affetto, ma anche tutte le persone che gli stanno intorno e che ha ripercussioni sulle loro vite. L’approccio al gioco d’azzardo è ormai sempre più precoce e le azioni di prevenzione assumono un carattere di fondamentale importanza per evitare che i giovani cadano nella spirale della patologia. C’è poi un secondo aspetto che dobbiamo tenere in considerazione, ovvero le mani delle organizzazioni criminali e delle mafie dietro al gioco d’azzardo. Per questo iniziative come quella di oggi, nelle scuole, sono fondamentali per aumentare la consapevolezza dei giovani delle ripercussioni del gioco d’azzardo».
Emanuele Vitale, vicepresidente di Avviso Pubblico, ha aggiunto: Avviso Pubblico – ha precisato Vitale – è in prima linea a fianco agli enti locali e alle Regioni per alzare la soglia di attenzione sull’impatto sociale, economico e sanitario del gioco d’azzardo. Vi è anche un cono d’ombra sui vantaggi che traggono le mafie da questo settore e ne stiamo parlando a lungo durante i nostri incontri.