Il Gruppo Gabetti guarda al mercato del lusso e ha dato vita a Santandrea Luxury Houses & Top Properties, ampliando l’offerta compresa già del brand Santandrea Luxury Houses che negli ultimi tre anni ha registrato ottime performance, raddoppiando il fatturato. Cresce la domanda nella fascia più alta del mercato e la Liguria è coinvolta in questo processo. Secondo un’analisi elaborata dall’Ufficio Studi Gabetti su dati Wikicasa, che ha preso in esame un campione di transazioni avvenute in Italia tra il 2021 e il 2022 riguardanti gli immobili di pregio, si evince come la maggior parte delle compravendite si sia localizzata in Lombardia (46%), seguita dal Lazio (15%), dal Veneto (9%), dalla Toscana (6%) e dalla Liguria (5%).

«In Liguria – dichiara a Liguria Business Journal Cristiano Tommasini, Relationship manager Liguria Gruppo Gabetti – si nota un risveglio in questa fascia di mercato, c’è una richiesta di case di alto livello che non vedevamo da tempo, anche da dall’estero».
Quando si parla di abitazioni di lusso in Liguria viene subito in mente Portofino.
«A Portofino oggi c’è più offerta rispetto ad alcuni anni fa, una volta come si liberava un immobile veniva subito venduto attraverso il tam tam locale, ora l’offerta c’è, anche perché la domanda si è allargata ad altre località del Levante. Sempre di grandissimo interesse sono le vicine San Michele di Pagano e Paraggi. Ma ora sono molto richieste le abitazioni top delle Cinque Terre, dove una volta la domanda prevalente riguardava il livello medio, magari da parte di tedeschi colti, amanti della natura che comperavano abitazioni sui 250 mila euro. Camogli è ambitissima e la novità è che viene richiesta come seconda casa anche dai genovesi. Zoagli invece ha perso un po’ interesse».
Nel Levante c’è la rimonta di Rapallo che nei decenni scorsi aveva subito un calo del proprio prestigio. Si è parlato tanto a lungo di rapallizzazione...
«Rapallo in pratica ora è un territorio nuovo, c’è il sindaco che fa cose di grandissimo interesse, la città sta ripartendo con un’offerta di case favolose. Noi commercializziamo gli appartamenti che verranno ricavati dall’Hotel Savoia, di proprietà del Gruppo Sangiovanni, un palazzo storico dalla facciata che rievoca motivi naturalistici e floreali novecenteschi, peculiari della Belle Époque. Il Savoia viene convertito per il 70% in appartamenti (21 unità abitative, bilocali, trilocali e attici con vista mare) mentre il restante 30% rimarrà destinato a spazio alberghiero, con una spa e un ristorante».
E a Ponente?
«Nella Rivera di Ponente c’è tantissimo interesse per Alassio. In generale la Riviera di Ponente dispone di spiagge più organizzate, più servizi. Importante è anche la presenza di posti barca. Chi compera nella fascia alta spesso dispone anche di uno yacht e ha bisogno di un posto nel porticciolo. La Riviera ligure è ricca di marina e porti nautici. Noi siamo interessati a questo segmento, abbiamo fatto acquisti di recente a Marina degli Aregai. In generale sia a Ponente sia a Levante c’è molto interesse per ville super top da affittare».
A Genova?
«A Genova hanno riscosso uno straordinario successo le abitazioni del watewrfront, 240 circa, ancora non costruite, in ottobre le avevamo già vendute tutte, a prezzi che vanno da 5.500-6 mila euro a 12 mila euro al mq. Da notare che il 74% degli acquirenti sono genovesi. Ma case molto belle si vendono anche nel centro, in Carignano, Albaro, Nervi».
L’analisi elaborata dall’Ufficio Studi Gabetti su dati Wikicasa scinde la categoria degli immobili di pregio in tre sotto categorie ordinate per valore (luxury: tra 1 e 2,4 milioni di euro, top-luxury: tra i 2,5 e i 9 milioni di euro e top-properties: a partire dai 10 milioni di euro), si nota come le transazioni di immobili luxury abbiano un andamento in linea rispetto al mercato residenziale tradizionale (vedendo come prime cinque regioni sempre la Lombardia, il Lazio, il Veneto, la Toscana e la Liguria). Mentre per le compravendite di immobili top-luxury si evidenzia come le prime tre Regioni siano invariate, seguite in quarta posizione dalla Sardegna e poi sempre dalla Toscana. Infine, per le compravendite di immobili top-properties, alla Lombardia seguono la Toscana, il Lazio, la Sicilia e il Veneto.
Santandrea nasce da un’intuizione del cavalier Gabetti negli anni 70 con i primi uffici in via Sant’Andrea a Milano e piazza di Spagna a Roma. La società diventò il punto di riferimento per il mercato degli immobili di pregio in Italia grazie a un servizio di advisory di elevato standing. Il cavaliere intuì da subito l’importanza di sviluppare una linea di business dedicata al lusso, unico segmento che, paradossalmente, non conosce mai crisi. L’intuizione fu corretta: Santandrea è un brand presente da quasi 50 anni, che negli anni è cresciuto con ottime performance e si è evoluto fino a differenziare servizi a valore aggiunto grazie alle sinergie con le altre società del Gruppo come Abaco Team e Patrigest. Oggi, con un team dedicato e in collaborazione con Gabetti Home Value, assiste gli operatori immobiliari in tutte le fasi della filiera e dello sviluppo di progetti residenziali, inoltre supporta i private banker di banche e assicurazioni, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio immobiliare dei clienti private in tutta Italia.
A completamento dell’attività di intermediazione immobiliare si affiancherà in partnership la gestione in short rent della società partecipata dal Gruppo Gabetti G Rents pa attraverso il nuovo marchio Santandrea Top Rent.
Santandrea Top Rent è specializzata nella gestione degli affitti a breve nei segmenti corporate e lusso, occupandosi di fornire servizi dedicati a investitori, sviluppatori e clientela privata per la gestione in full outsourcing di unità immobiliari di altissimo pregio destinate allo short rent.
Oggi con la nuova organizzazione il valore complessivo del portafoglio gestito è di
1,1 miliardo di euro con oltre 500 immobili luxury, più di 100 Top Properties e 380 Top Rent. Con oltre 60 consulenti e 12 sedi nelle principali e più esclusive città – Roma, Milano, Napoli, Torino, Firenze, Genova, Santa Margherita Ligure, Venezia, Padova, Bologna, Como, Bari – presidia il territorio nazionale e le località di maggiore interesse per gli High Net Worth Individuals italiani e stranieri, rappresentando il vero Luxury Real Estate made in Italy.
Fabio Guglielmi avrà la responsabilità della divisione Santandrea Luxury Houses, mentre Leone Rignon avrà la responsabilità della divisione Santandrea Top Properties.
«Da circa 50 anni il settore luxury è uno dei focus principali del Gruppo – dichiara Roberto Busso, amministratore delegato di Gabetti – e grazie a una nuova politica di riorganizzazione e investimenti, la rinnovata divisione punta a diventare leader dell’intero segmento immobiliare del lusso. Negli ultimi tre anni Santandrea ha registrato ottime performance raddoppiando il fatturato da 3,6 milioni di euro a oltre 6 milioni, con questo nuova struttura puntiamo a raggiungere 25 milioni di euro di fatturato a medio termine, ad aumentare il portafoglio gestito fino a 5 miliardi investendo oltre due milioni di euro e ad ampliare il team con più di 130 advisor specializzati, a cui è dedicato anche un percorso formativo della nostra Academy di Gruppo. Crediamo che il nostro modello di full service provider, unico in Italia, sia il valore aggiunto sulla visione che abbiamo e per la realizzazione di questo progetto».
A partire dal 2020, nonostante la pandemia, il conseguente rallentamento dell’economia, il conflitto russo-ucraino, culminato poi con le crisi energetiche e inflazionistiche, il mercato residenziale di pregio sta registrando una continua crescita. Questo è dovuto al fatto che gli high net worth individuals (“hnwi”), ovvero coloro che hanno un patrimonio netto pari o superiore a 1 milione di dollari (esclusi residenza primaria, beni da collezione, beni di consumo e beni durevoli) sono in aumento (Capgemini-World Wealth Report 2022). Infatti, dal 2020 al 2021 gli hnwi sono cresciuti del +7,8% e sono arrivati a detenere l’8% della ricchezza globale, per un totale di circa 86 trilioni di dollari. I paesi che tra il 2020 e il 2021 hanno visto maggiormente crescere i patrimoni degli hnwi sono distribuiti nel Nord America (+13,8%), in Europa (+7,5%) e nel Medio Oriente (+6,3%). Nello stesso periodo, in Italia, questa popolazione è cresciuta del +7%, arrivando a comprendere circa 322.000 persone.
Nel 2022, il rialzo dei tassi da parte delle banche centrali (Usa ed Eu) sta spingendo gli hnwi a riorganizzare i loro portafogli, ampliando la quota in investimenti alternativi e nell’asset immobiliare, allocando mediamente ogni anno circa il 15% del loro patrimonio nel real estate. Sebbene questa percentuale non abbia subito variazioni, l’aumento del numero degli hnwi ha fatto sì che il numero di compravendite residenziali relative a immobili di valore uguale o superiore al milione di euro sia aumentata, anche in Italia. I dati statistici notarili dimostrano come, negli ultimi 5 anni, il nostro Paese abbia visto una media di 3.465 compravendite di pregio (il cui valore è uguale o superiore al milione di euro), con una variazione del +57% dal 2016 al 2021 e del +40% dal 2020 al 2021, quando si è raggiunto l’apice, per un totale di 4.630 unità compravendute. Di queste, circa il 77% interessano le seconde case, la maggior parte delle quali acquistate da società (54%).