«Il lieve rincaro dei biglietti è necessario perché, come più volte detto, entro la fine dell’anno avremo la consegna degli ultimi 10 nuovi treni per un totale di 48 previsti dal contratto di servizio sottoscritto nel 2018 dalla Regione Liguria con Trenitalia». Così l’assessore regionale ai Trasporti Augusto Sartori sul rincaro dei biglietti dei treni regionali scattato dal primo gennaio 2023.
«A oggi, e in totale dal 2018, risultano infatti in servizio sulla rete ligure 38 nuovi elettrotreni regionali, 5 complessi Jazz, 15 Pop e 18 Rock − dice l’assessore − che hanno permesso di definire standard di qualità in progressivo miglioramento sui principali indicatori di performance, come puntualità, regolarità, composizioni e di garantire alla clientela le più innovative tecnologie di bordo, quali people counter, videosorveglianza live e wi-fi. A fine anno, quindi, l’età media della flotta ligure si attesterà a 4,8 anni a fronte dei 27 di inizio 2018: i liguri ora non viaggiano più su carrozze vecchie e malandate».
«I lievi aumenti tariffari, 6% di media di cui appena 3% per gli abbonamenti, sono previsti anche per finanziare l’ammodernamento degli impianti di manutenzione e l’upgrade tecnologico. Ricordo anche – aggiunge − che nel 2019, 2020 e 2021 abbiamo sospeso gli aumenti per la tragedia del Ponte Morandi e per la pandemia. Quelli di quest’anno sono stati in linea con la maggior parte delle Regioni del Centro-Nord Italia e nettamente inferiori rispetto all’indice nazionale dei prezzi al consumo nel mese di dicembre 2022 che risulta aumentato del 11,6% su base annua come comunicato dall’Istat».