Uil Liguria e Uil Fpl Genova tornano a segnalare problemi di sicurezza della città e dell’incolumità dei cittadini sul territorio chiedendo un tavolo di confronto con la Prefettura e il Comune di Genova.
I dati raccolti dai rappresentanti sindacali Uil Fpl della Polizia locale e da Uil Liguria evidenziando organici ridotti all’osso (con un deficit di 250 unità rispetto ai residenti), un’età media avanzata, mancata inclusione sociale e progetti aggregativi ancora da sviluppare.
Dati che portano le sigle sindacali a essere “allarmate anche alla luce della Commissione Affari istituzionali e generali che si è svolta questa settimana in Comune alla presenza delle sigle sindacali più rappresentative e degli assessori”.
«Dobbiamo aprire un tavolo con la Prefettura, non si può più aspettare. Attualmente le lavoratrici e i lavoratori della Polizia locale vengono gravati di mansioni straordinarie per sopperire alla mancanza di organico in altri settori della sicurezza – spiegano Fabio Servidei, segretario confederale regionale Uil Liguria e Fulvio Ferretti, responsabile dell’area Polizia Locale Uil Fpl Genova − Le recenti vicende di cronaca hanno portato alla ribalta il tema della sicurezza nel centro storico di Genova e in alcune delegazioni come Sampierdarena. Sappiamo che la Polizia di stato soffre per la carenza di organici, ma anche la Polizia locale vive i suoi momenti di stress a causa di un organico che negli ultimi 25 anni è drasticamente diminuito. Figuriamoci con quale stato d’animo la Polizia locale riesce a sopperire a incarichi straordinari di ordine pubblico di competenza della polizia di stato».
Le organizzazioni sindacali hanno avanzato le loro richieste in sede di Commissione: creare reti sociali, favorire l’integrazione attraverso l’occupazione, sfruttando le risorse del Pnrr, implementare il piccolo commercio, sano e rispettoso delle norme, e i servizi turistici come forma di valorizzazione della socialità e della legalità, implementare gli organici della Polizia Locale, rivedere profondamente i limiti di età, aumentare e perfezionare la formazione.
«Ribadiamo forte e chiara la necessità dell’apertura di un tavolo con il Comune e con la Prefettura per discutere delle nostre proposte – concludono Servidei e Ferretti –. Occorre monitorare il tessuto sociale, coinvolgere tutte le comunità presenti sul territorio e trovare una piena collaborazione tra le varie forze dell’ordine per dare una risposta alla cittadinanza».