Dopo un periodo di chiusura per interventi di messa a norma, il Museo di Archeologia Ligure riapre al pubblico e diventa più accessibile grazie a un percorso di tre QrCode tattili in stampa 3D, realizzati da Geco con la collaborazione di Unione Italiana Ciechi, che permette anche alle persone non vedenti di ammirare la bellezza delle opere principali del museo: Principe delle Arene Candide – Tavola di Polcevera – Orso delle caverne.
«Oggi è un grande giorno perché Genova ritrova finalmente il suo Museo di Archeologia. Qui sono custoditi i segreti della nascita di Genova, della Liguria e dei suoi primi abitanti – ha commentato il sindaco di Genova Marco Bucci – Un percorso che permette a tutti di conoscere davvero le nostre origini più antiche. Un vero e proprio viaggio nella storia che ci aiuta a comprendere da dove veniamo e come ci siamo evoluti nei millenni. La riapertura di un museo è sempre una buona notizia per la cultura. Un’occasione di festa in cui vogliamo coinvolgere tutti i cittadini ma anche una grande opportunità per ampliare la conoscenza del nostro territorio».
La riapertura del museo sarà un momento di festa per la cittadinanza, con la musica della Conte Brass Band e i laboratori per bambini e ragazzi, ma anche l’occasione per inaugurare la targa commemorativa dedicata all’archeologo siriano Khaled al-Asaad, tragicamente scomparso nel 2015.
Ad accogliere i visitatori ci sarà al primo piano del museo il Principe delle Arene Candide, protagonista, nel maggio scorso, della trasmissione Ulisse condotta da Alberto Angela.
Attraverso lo straordinario percorso nelle 18 sale distribuite su tre piani, si scopriranno le sfide, le crisi e i successi delle due specie umane vissute in Liguria nel corso di 100mila anni, da discendono gli europei.
Le raccolte archeologiche racconteranno movimenti di Neanderthal e Sapiens, la vita dei cacciatori dell’era glaciale, l’arrivo dei primi pionieri marittimi mediterranei, le manifestazioni artistiche e spirituali, gli accampamenti in grotta, i primi villaggi, le strade e gli insediamenti più antichi della regione. Ma anche la Genova di 2.500 anni fa e i suoi primi abitanti, le relazioni col Tirreno e il Mediterraneo, le lotte dei Liguri con Roma e la fondazione delle città della Liguria provincia romana.
Il percorso continua con gli allestimenti tradizionali: strumenti, lance, materie prime e riproduzioni da manipolare e donne e uomini protagonisti episodi cruciali coinvolgono i visitatori in un meraviglioso viaggio nel passato.
Nella Grotta dell’Archeologia, realizzata nell’area di accesso a un rifugio antiaereo della Seconda Guerra Mondiale nelle vicinanze del museo, il pubblico potrà rivivere momenti ed esperienze quotidiane della vita nelle grotte liguri oltre 6.000 anni fa.