I lavoratori della Sanac di Vado Ligure e i rappresentanti sindacali hanno incontrato ieri i rappresentanti del consiglio regionale, riuniti in conferenza capigruppo, che all’unanimità hanno dato il loro appoggio ai circa 80 lavoratori coinvolti dalla vertenza.
«Il savonese, negli ultimi decenni, ha sofferto una pesante de-industrializzazione che ha portato a un progressivo decremento occupazionale e a una perdita di competitività riconosciuta anche a livello nazionale come area di crisi industriale complessa − ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti − In questo scenario, la Sanac di Vado Ligure, azienda che produce materiali refrattari e strutturata per lavorare quasi in esclusiva con l’ex Ilva, rappresenta ancor oggi un presidio produttivo importante per la nostra comunità che dobbiamo in ogni modo salvaguardare e inserire all’interno di una filiera nazionale integrata dell’acciaio. L’incontro convocato per il 6 dicembre dal ministro alle Imprese e al made in Italy Adolfo Urso, sull’onda anche della nostra recente richiesta di tavolo, è un segnale importante di ascolto del nuovo esecutivo per cambiare passo e accelerare sulla risoluzione di una vicenda che tiene banco da oramai troppo tempo. Regione Liguria è al fianco dei lavoratori nel chiedere un percorso in cui l’ex Ilva e il suo indotto rimangano un valore della cultura operaia e industriale del Paese».
«La situazione della Sanac è grave – ha commentato l’assessore regionale al Lavoro Augusto Sartori − e come Regione è nostro dovere fare tutto il possibile con il Governo per far sì che si vada nella direzione auspicata oggi: la salvaguardia degli 80 posti di lavoro oggi a rischio deve essere la priorità».