I progressi dell’Unione europea verso l’elaborazione di un piano comune per affrontare la crisi energetica hanno spinto le borse europee che, tranne quella di Londra, hanno chiuso in rialzo. Un nuovo Consiglio Energia straordinario si terrà “il prossimo 24 novembre” per prendere decisioni sulle misure contro il caro prezzi.
Anche se il ministro ceco dell’industria Jozef Sikela ha ammesso che sul price cap, o meglio il meccanismo che limiterà i prezzi del gas con un corridoio dinamico al TTf olandese, ci sono posizioni differenti tra gli Stati, il ministro italiano dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, al termine della riunione a Lussemburgo, ha dichiarato che la maggioranza dei Paesi Ue è con l’Italia sul price cap e si è detto ottimista «sul fatto che la Commissione si impegna a dare una risposta formale e in tempi brevi con “un’elaborazione delle varie istanze». Il Consiglio Ue dell’Energia ha ufficializzato l’intenzione di indire il quarto Consiglio straordinario il prossimo 24 novembre, tappa conclusiva per prendere le decisioni sull’intero pacchetto comunitario per ridurre i prezzi del gas. Intanto gli investitori guardano ai forti cali dei Trasury e dei Gilt associati ai buoni numeri usciti dai conti di big come Coca Cola e General Motors e attendono la riunione di giovedì della Bce, da cui dovrebbe arrivare un rialzo dei tassi di 75 punti base
Parigi segna +1,94%, Francoforte +0,95%, Londra -0,02 % nel giorno in cui Rishi Sunak è entrato in carica come terzo primo ministro britannico in due mesi, Milano +1,40%.
In leggera contrazione lo spread Btp/Bund, a 221 punti (variazione-1,78%, rendimento Btp 10 anni +4,37%, rendimento Bund 10 anni +2,16%) nel giorno della fiducia della nuova presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
A Piazza Affari boom di Moncler (+6,3%), Saipem (+6,15%), A2A (+5,85%), Hera (+4,49%).
L’euro/dollaro Usa mostra un aumento dell’1,01%.
L’oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,48%. In calo il gas che resta sotto i 100 euro al MWh (-0,3%) mentre risale il petrolio: +0,92% a 85,36 dollari il Wti e +0,48% a 93,73 dollari il Brent.