«Presto i sette cavalli dell’Aveto saranno liberi: verranno riportati in alta montagna, oltre i mille metri, perché si ricongiungano ai branchi». Lo ha annunciato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti al termine della riunione che aveva convocato per oggi nella sede della Regione per fare il punto sulla vicenda dei cavalli dell’Aveto con tutti i soggetti interessati.
Nei giorni scorsi l’associazione Rewild Liguria odv aveva denunciato che sette cavalli selvaggi dell’Aveto erano stati rinchiusi in un recinto dopo essere stati prelevati dai loro pascoli in altura e caricati su un camion (vedi http://liguria.bizjournal.it/2022/10/catturati-sette-cavalli-selvaggi-dellaveto/). La loro destinazione non era nota e non si sa chi abbia materialmente eseguito il prelievo ma l’associazione precisa che i cavalli sono rinchiusi in un recinto sul terreno comunale di Borzonasca.
«Oggi, durante la riunione in Regione con i soggetti coinvolti – ha precisato Toti – abbiamo analizzato la situazione e deciso che quei sette esemplari saranno il primo campione per monitorare in futuro tramite microchip tutti i cavalli dell’Aveto e consentirne una gestione condivisa. Abbiamo dato incarico ai Dipartimenti regionali all’Agricoltura e Parchi e alla Sanità di predisporre, insieme al Parco dell’Aveto, alla Asl4 e all’Istituto Zooprofilattico un progetto che consenta di salvaguardare la sicurezza degli abitanti e, al contempo, di valorizzare i cavalli come ricchezza di quella valle, rispettando la sensibilità del mondo animalista. Così salvaguarderemo la sicurezza dei cittadini, senza sfruttare o fare in alcun modo del male ai cavalli».
“Non possiamo che essere lieti di questa decisione che però non deve essere l’epilogo di una storia senza fine – si legge in una nota di Rewild Liguria odv – . Oggi più che mai è necessario che l’ordine del giorno presentato dalla consigliera Lilli Lauro il 28 luglio 2020 abbia un seguito istituzionale, che porti al riconoscimento di questa popolazione come Rewild, con relativa tutela e piano di monitoraggio e gestione, in cui auspichiamo un coinvolgimento attivo della nostra associazione Rewild Liguria odv, già operativa sul campo con i propri volontari, che dispone dei dati scientifici, identificativi , numerici che la d.ssa Isola, nostra referente scientifica, ha raccolto in anni di studio dei branchi. Rinnoviamo al sindaco la nostra disponibilità allo spostamento dei cavalli, a supporto della loro imminente liberazione. Ringraziamo l’onorevole Michela Vittoria Brambilla per il suo fattivo intervento e la consigliera regionale Lilli Lauro che ha messo le basi per il riconoscimento e la tutela della popolazione di cavalli Rewild che speriamo diventi presto realtà. Ad entrambe va la nostra riconoscenza e stima”.