Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana del 14-20 settembre, rispetto alla precedente, un lieve aumento di nuovi casi di Covid in Liguria: 312 gli attualmente positivi per 100 mila abitanti e +2,9% la variazione dei nuovi casi.
Restano fuori soglia i posti letto in area medica occupati da pazienti Covid: 8,3% e 1,4% i posti letto in terapia intensiva.
Per quanto riguarda le province l’incremento maggiore è nel savonese (+29,3%) seguito da imperiese (+8,4%). Stabile il numero di nuovi casi nello spezzino e nel genovese.
A livello nazionale Gimbe segnala un aumento di nuovi casi (120.057 vs 107.876) e una diminuzione dei decessi (334 vs 383). In calo anche i casi attualmente positivi (414.067 vs 454.035), le persone in isolamento domiciliare (410.422 vs 450.004), i ricoveri con sintomi (3.495 vs 3.868) e le terapie intensive (150 vs 163).
Per quanto riguarda i vaccini in Liguria l’11,7% della popolazione over 5 anni non risulta vaccinata. Nella fascia 5-11 anni il tasso di copertura vaccinale è il 27,3% a cui si aggiunge il 2,9% che ha ricevuto solo la prima dose. Il 14% non ha ricevuto la terza dose di vaccino. 17,3% la copertura delle quarte dosi.
«I dati indicano segnali di ripresa della circolazione virale da monitorare con attenzione nelle prossime settimane – dice il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta – vista la concomitanza di vari fattori che possono determinare un aumento dei nuovi casi di imprevedibile entità: riapertura delle scuole, maggiore frequentazione dei luoghi chiusi con l’arrivo dei primi freddi, decadenza dell’obbligo di mascherina sui mezzi pubblici dal 30 settembre. Ecco perché alle porte dell’autunno è fondamentale per le categorie a rischio effettuare al più presto il secondo richiamo, visto il declino dell’efficacia vaccinale nei confronti della malattia grave dopo 120 giorni».
Nuovi vaccini. Dopo il via libera al vaccino bivalente Original/Omicron BA.1, il 14 settembre l’Aifa ha autorizzato anche il vaccino bivalente Original/Omicron BA.4-5 di Pfizer, già approvato dall’Ema come dose booster per tutti i soggetti previsti dall’indicazione autorizzata, sottolineando che ad oggi non ci sono elementi per esprimere un giudizio preferenziale tra i due vaccini bivalenti disponibili.
«In un momento di disorientamento generale della popolazione e di sostanziale stallo della campagna vaccinale – commenta il Cartabellotta – è utile ribadire tre cose: innanzitutto, al momento non è previsto un ulteriore richiamo per chi ha già fatto la quarta dose; in secondo luogo, i vaccini aggiornati non sono autorizzati per il ciclo primario, che deve essere effettuato esclusivamente con il vaccino originale; infine, per gli over 12 non inclusi nella platea la quarta dose non è raccomandata dal Ministero della Salute né le Regioni consentono le prenotazioni, nonostante l’autorizzazione di Aifa».
Nel frattempo, il 16 settembre l’Ema ha approvato il primo richiamo per la fascia 5-11 anni con il vaccino originale Pfizer, su cui si attendono il parere dell’Aifa e le indicazioni del ministero della Salute.
La tabella sintetizza le attuali raccomandazioni sui richiami con i vaccini aggiornati