L’a.d. di Ansaldo Energia Giuseppe Marino ha scritto ai dipendenti, per la Fim Cisl occorre però dare risposte concrete nel piano industriale.
In una nota il sindacato replica.
“Dalla comunicazione dell’a.d. Marino registriamo due punti per noi fondamentali: il debito in fase di gestione e continuità occupazionale, ci aspettiamo però la conferma di queste notizie nell’incontro di settembre annunciato dall’azienda ad agosto e richiesto dalla rsu Fim Cisl lo scorso 6 settembre. E rimane comunque la grossa problematica dei carichi di lavoro per il 2023, come Fim Cisl non possiamo ascoltare questo silenzio assordante da parte del governo: ci aspettiamo che sblocchi le tre centrali legate alla transazione energetica. È assolutamente necessario che Cassa Depositi e Prestiti si impegni nella ricapitalizzazione dimostrando di credere fortemente nell’azienda. Ansaldo Energia e i suoi lavoratori devono avere sicurezza economica, occupazionale e garanzie per il futuro: tutto questo deve essere presente nel piano industriale che ci verrà presentato e deve essere chiaro a tutti che i lavoratori non devono rimetterci. Aspettando l’esito dell’incontro ed in attesa di risposte concrete la Fim Cisl è pronta mobilitarsi per la salvaguardia di Ansaldo Energia e di tutte le lavoratici e i lavoratori. Siamo contro a qualsiasi idea politica di vendere pezzi dell’azienda, Ansaldo Energia è un patrimonio della città intera e del nostro paese con professionalità e competenze di assoluto livello”.