La nuova interruzione delle forniture russe di gas verso l’Europa motivato da Gazprom per lavori di riparazione alla linea Nord Stream 1 e l’annuncio di Mosca che le forniture non riprenderanno completamente fino a quando non saranno revocate le sanzioni contro la Russia hanno depresso le Borse europee, che hanno finito la giornata in netto calo, anche se sopra i minimi. Milano segna -2,01%, Parigi -1,2%, Francoforte -2,2%, Madrid -0,97% Londra +0,09% dopo che Liz Truss che ha conquistato Downing Street battendo l’ex ministro dello scacchiere Rishi Sunak.
Lo spread Btp/Bund si è attestato a 236 punti (variazione +2,44%, rendimento Btp 10 anni +3,93%, rendimento Bund 10 anni +1,56%)
I prezzi del gas sono saliti fino al 25% a 284 euro al megawattora, per poi tornare nel finale a 247 euro (+15%). Questo ha spinto l’euro a scendere fino a un minimo di 0,9877 dollari, cosa che non succedeva da dicembre 2002, salvo poi riportarsi a 0,992). Forte rialzo del petrolio, arrivato anche a +4% (nel finale +2,8% il Wti ottobre a 89,31 dollari al barile, +3% il Brent novembre a 95,78 dollari), dopo che l’Opec+ ha deciso di tagliare la produzione a ottobre di 100.000 barili al giorno, tornando ai livelli di agosto.
A Piazza Affari con il rialzo del petrolio sono saliti Eni (+1,69%) e Tenaris (+0,92%), precipitati Pirelli (-5,06%), Interpump (-4,82%), Stellantis (-4,79%), Campari (-4,32%). Giù in generale le banche.