Nei primi cinque mesi del 2022 le prestazioni ambulatoriali in Liguria sono aumentate del 9,4%. È quanto emerge dal report elaborato da Alisa sull’andamento delle prestazioni raffrontato con lo stesso periodo dello scorso anno, in cui gli accessi ambulatoriali erano stati fortemente limitati a causa del Covid-19.
L’aumento medio delle prestazioni è pari a poco meno del 10%, con percentuali significative per alcune specialità come pneumologia 55%, chirurgia generale 45%, dermatologia 56%, urologia 36%, neurologia 36%.
L’incremento maggiore si è registrato nell’area ottimale di Levante (+21,6%), trainata in particolare dall’Asl 4 (+29,9%). Aumenti significativi delle prestazioni anche nell’Ospedale Evangelico internazionale (+23%).
«Si è molto parlato di liste d’attesa – spiega il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi – anche perché abbiamo messo in campo un sistema per favorire la velocità di prestazione e un migliore sistema di governo, attraverso ‘prenoto salute’. È ovviamente fondamentale in questo contesto l’offerta che può dare il sistema sanitario. È una partita difficile perché il fabbisogno è chiaramente aumentato con la pandemia e il Covid che continua a impegnare pesantemente il sistema sanitario. In più persiste una carenza di professionisti strutturale legata a vicende che riguardano tutto il sistema paese. Ma a fronte di questo c’è stato uno sforzo notevole di tutto il sistema sanitario che ha notevolmente implementato l’attività ambulatoriale. Nel confronto con i primi cinque mesi del 2021, è pari al 9,4%, è diffuso in tutto il territorio regionale e, soprattutto, riguarda tutte le specialità. Sono numeri significativi che rappresentano anche una risposta concreta alla crescente domanda dei cittadini».
«I risultati che emergono dal report di Alisa sull’andamento delle prestazioni ambulatoriali – commenta il presidente e assessore alla Sanità della Regione Liguria – dimostrano che lo sforzo messo in campo dal sistema sanitario regionale sta portando a risultati concreti, in modo diffuso su tutto il territorio regionale, con cifre particolarmente incoraggianti per quanto riguarda le principali specialità. Si tratta di risultati che sono il frutto di un grande lavoro da parte di tutto il sistema, dei medici e di tutto il personale sanitario, e che sono legati all’ampio piano di ripartenza della sanità regionale, messo in campo proprio per garantire servizi sempre più efficienti ai cittadini anche in una fase come questa, ancora caratterizzata e resa complessa dalla presenza del Covid. L’obiettivo che ci siamo posti, anche avviando il piano ‘Restart’, per il quale sono stati stanziati oltre 90 milioni di euro, è stato proprio quello di potenziare la capacità di risposta del sistema sanitario, recuperando le prestazioni sospese durante l’emergenza Covid».