Regione e sindacati confederali firmano l’accordo per la partecipazione e il confronto sul Pnrr e il Piano nazionale per gli investimenti complementari.
Il protocollo è stato sottoscritto questa mattina dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e dai segretari generali liguri delle organizzazioni sindacali confederali Maurizio Calà (Cgil), Luca Maestripieri (Cisl), Mario Ghini (Uil) e prevede l’istituzione di tavoli periodici di lavoro tra Regione e sigle sindacali per garantire un confronto costante tra le parti in questa fase di attuazione del Pnrr.
“Il protocollo siglato in Regione pone le basi per un proficuo confronto tra Cgil, Cisl, Uil e amministrazione circa l’utilizzo delle risorse del Pnrr e del Piano nazionale per gli investimenti complementari” si legge in una nota dei segretari generali delle organizzazioni sindacali della Liguria a commento del testo firmato oggi “Il protocollo definisce la costituzione di tavoli di settore e territoriali, ne determina la composizione e disciplina i tempi di rendicontazione dell’amministrazione in merito alla realizzazione del progetti. Attraverso la sua applicazione sarà possibile confrontarsi in via preventiva con l’amministrazione, in particolare sui temi propri del sindacato a partire dalle ricadute occupazionali nei diversi settori, i profili professionali coinvolti, l’occupazione femminile e dei giovani. L’utilizzo delle risorse europee e nazionali comporta anche una grande responsabilità sociale perché uno degli obiettivi è quello di aumentare la qualità e la quantità dei servizi alla popolazione a partire da sanità, mobilità e inclusione sociale”.
I tavoli tematici tra Regione e sindacati saranno convocati con regolarità e potranno essere invitati i rappresentanti delle amministrazioni. Gli incontri si concentreranno sull’attuazione degli interventi e dei progetti di investimento, sulle riforme settoriali, sulle ricadute economiche e sociali, sugli effetti sulle filiere produttive e industriali, ma anche l’impatto diretto e indiretto sui territori e i vari settori socioeconomici, con una particolare attenzione sulle ricadute riguardanti le condizioni di lavoro e l’occupazione.
Oltre a questo, i tavoli si concentreranno sul monitoraggio della transizione digitale ed ecologica, sull’occupazione giovanile e femminile, sulla coesione territoriale e sull’inclusione sociale con specifico riferimento alle persone fragili, con disabilità e non autosufficienti.
I momenti di confronto approfondiranno il tema dell’utilizzo delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale complementare anche in relazione agli interventi previsti dai Fondi strutturali e di investimento europei e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione. In particolare si tratteranno i temi delle politiche necessarie ad assicurare processi di riconversione (come automotive, energie rinnovabili, siderurgia, economia circolare, digitalizzazione e sistemi di reti di telecomunicazioni, Pubblica amministrazione) con particolare riferimento alle politiche industriali.
«È un nuovo passo di un rapporto costruito con le organizzazioni sindacali – afferma il governatore Toti − che ci ha portato alla firma di molti protocolli d’intesa. Questa firma cade simbolicamente in un giorno importante per la tenuta del governo e quindi del proseguo di un Piano nazionale di ripresa e resilienza che ha bisogno certamente del confronto con i sindacati ma ha altrettanto bisogno di avere un interlocutore a Roma, perché il Pnrr è un piano nazionale. La strategia della Liguria è sempre stata quella del confronto e della collaborazione per approfondire e delineare le prospettive legate al Pnrr e ai fondi strutturali, con uno sguardo alle potenziali ricadute sul territorio e alle opportunità del Piano. Oltre a questo gli assessori della giunta hanno convocato e svolto numerosi tavoli tematici sulle materie di competenza del Pnrr finalizzati a coinvolgere appieno la realtà territoriale ligure nella definizione delle iniziative rilevanti per il nostro territorio. La firma di oggi va in questa direzione: vogliamo portare avanti e incrementare quello spirito di collaborazione che ci ha permesso di spiccare nel panorama nazionale, dando ulteriore forza a turismo, high tech, manifattura, portualità, crociere e logistica, settori trainanti della nostra economia».