«In Liguria ci sono 114 km di spiagge e più di 1500 concessioni per stabilimenti balneari, campeggi, circoli sportivi e complessi turistici. Significa una concessione ogni 70 metri ed è per questo che il fronte mare disponibile è occupato al 70%». È la denuncia di Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria, che ieri ha partecipato al flash mob nazionale “La Presa della Battigia“: organizzata dal Coordinamento Nazionale Mare Libero, di cui fanno parte Legambiente e Adiconsum, l’iniziativa aveva l’obiettivo di chiedere il 60% di spiagge libere in tutti i Comuni, che le concessioni siano disciplinate in modo da tutelare anche i consumatori e non solo i gestori, che le concessioni ai privati costituiscano un’eccezione e maggiori controlli da parte delle Forze dell’ordine e della Capitaneria di Porto.
A Genova, insieme a Grammatico, era presente anche Stefano Salvetti, segretario regionale Sicet Adiconsum, insieme a molte altre persone che si sono ritrovate alle 16,30 in corso Italia, all’incrocio con Lungomare Lombardo, dove è presente una sola spiaggia libera e anche l’accesso al mare è fortemente limitato.
«In Liguria, per legge, le spiagge libere dovrebbero rappresentare il 40% ma non sono previste sanzioni per chi non rispetta questa percentuale − sostiene Grammatico − Bisogna avviare il dibattito su come recuperare alla libera fruizione il nostro mare dopo che la politica regionale, in particolare con l’assessore Scajola, per anni ha illuso, sapendo di illudere, il comparto dei balneari sulla possibilità di derogare la direttiva Bolkestein. Anziché dir loro la verità e anticipare il futuro aprendo il dibattito su quali caratteristiche dovrebbero avere i bandi per le concessioni e preparare questa transizione al nuovo modello di gestione delle spiagge, garantendo certezze, i balneari sono stati letteralmente ingannati con il miraggio delle deroghe alle loro concessioni. I Comuni liguri costieri devono metter mano ai Piani di Utilizzo del Demanio e rispettare la legge».
Tra le richieste emerse quella che le associazioni possano essere presenti ai tavoli regionali e comunali che determineranno le concessioni, oltre che un impegno maggiore delle pubbliche amministrazioni.
Il flash mob si concluderà alle 19,30 quando i “Cimentisti freddisti”, che fanno il bagno soprattutto in inverno, faranno un tuffo in mare a Boccadasse a sostegno dell’iniziativa.