I nuovi casi di Covid-19 in Liguria aumentano del 42,9% nella settimana tra il 29 giugno e il 5 luglio rispetto alla settimana precedente, per un numero di positivi su 100 mila abitanti pari a 1.242. Lo rileva l’ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe.
Per quello che riguarda l’occupazione ospedaliera, secondo il report, in Liguria le terapie intensive Covid sono il 3,2%, mentre l’area medica, in generale, ha superato la soglia di saturazione (16,2%).
A livello nazionale, Gimbe rileva un aumento di nuovi casi (595.349 vs 384.093) e decessi (464 vs 392). In crescita anche i casi attualmente positivi (1.087.272 vs 773.450), le persone in isolamento domiciliare (1.078.946 vs 767.178), i ricoveri con sintomi (8.003 vs 6.035) e le terapie intensive (323 vs 237). «L’aumento dei nuovi casi settimanali (+55% rispetto alla settimana precedente) – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – per la terza settimana consecutiva supera il 50%, con un tempo di raddoppio dei casi di circa 10 giorni. Nella settimana 29 giugno-5 luglio i nuovi casi si attestano oltre quota 595 mila, con una media mobile a 7 giorni che supera gli 85 mila casi al giorno».
Secondo l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità, nel periodo 24 agosto 2021-28 giugno 2022 sono state registrate in Italia oltre 587 mila reinfezioni, pari al 4% del totale dei casi. La loro incidenza nella settimana 22-28 giugno si è attestata al 9,5% (n. 30.941 reinfezioni), in aumento rispetto alla settimana precedente (8,4%).
«Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione – continuano ad aumentare i ricoveri sia in area medica, +32,6%, sia in terapia intensiva, +36,3%». In particolare, in area critica dal minimo di 183 del 12 giugno i posti letto occupati sono saliti a 323 il 5 luglio; in area medica, invece, dal minimo di 4.076 dell’11 giugno, sfiorano il raddoppio salendo a quota 8.003 il 5 luglio. Al 5 luglio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 12,5% in area medica (dal 6,6% del Piemonte al 32,2% dell’Umbria) e del 3,5% in area critica (dallo 0% della Valle D’Aosta all’8,1% dell’Umbria). «Segnano un netto aumento anche gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 40 ingressi/die rispetto ai 29 della settimana precedente».
«Anche se siamo ancora molto lontani – spiega Cartabellotta – da situazioni di grave sovraccarico ospedaliero, esistono reali motivi di preoccupazione. Innanzitutto, l’occupazione dei posti letto è destinata ad aumentare nelle prossime settimane, in un periodo in cui tra ferie estive e assenze per isolamento il personale sanitario è numericamente ridotto, con conseguente peggioramento della qualità dell’assistenza e aumento dello stress su chi è in servizio. In secondo luogo, la maggior parte dei ricoveri in area medica riguarda pazienti anziani con patologie multiple, nelle quali il Covid peggiora un equilibrio di salute già instabile. Infine, il progressivo sovraccarico ospedaliero porta a rimandare prestazioni chirurgiche e visite specialistiche non urgenti, alimentando quelle liste di attesa che le Regioni – nonostante quasi un miliardo di euro stanziato dal governo – non sono ancora riuscite a recuperare con buona pace dei pazienti bloccati in un limbo di cui si fatica a intravedere la fine».
Vaccini
Sul fronte vaccinale, la Liguria registra il 7,8% di popolazione con più di 5 anni di età non vaccinata. Un altro 5% di liguri non vaccinati sono guariti da Covid da meno di 180 giorni.
Nella fascia 5-11 anni il tasso di copertura vaccinale (ciclo completo) è del 27,1%. Il 2,9% ha ricevuto solo la prima dose.
Il 14,4% dei liguri non ha ancora ricevuto la terza dose di vaccino, mentre un altro 3,4% è guarito da meno di 120 giorni.
Liguria terza in Italia per copertura vaccinale di quarte dosi a over 80, fragili tra i 60 e i 79 anni e ospiti delle rsa: sono il 29,2%. Le persone immunocompromesse vaccinate sono il 33,8%.