Potenziare le filiere produttive che interessano i settori del comparto agricolo, quali reti di impresa, filiere corte e aggregazioni di soggetti imprenditoriali e accrescere la sinergia tra gli operatori economici e il territorio innovando i processi produttivi.
Sono tra gli obiettivi programmatici illustrati da Sandro Gagliolo, presidente provinciale Confederazione italiana agricoltori, Cia Savona, per sostenere le imprese agricole nella produzione e commercializzazione. «Le innovazioni dei processi produttivi legati alle nuove frontiere dell’agricoltura 4.0 — dice Gagliolo — rappresentano un supporto decisivo alla creazione di una maggiore sinergia operativa tra le aziende, che possano usufruire di vantaggi competitivi rispetto ai loro prodotti e ai canali di distribuzione e commercializzazione, oltre che ottenere maggiori finanziamenti tramite gare e bandi».
Tra i progetti di innovazione del settore agroalimentare portati avanti da Cia Savona ci sono la “Filiera ingauna delle piante in vaso” e la filiera corta legata a un’eccellenza del territorio, l’asparago violetto di Albenga. «Grazie ai nostri tecnici e alla collaborazione scientifica del Cersaa — racconta il presidente — abbiamo, ad esempio, la possibilità di rinnovare e modernizzare il tessuto produttivo dei vari settori agricoli, in un ambito coordinato e integrato, proprio grazie ad accordi di filiera di carattere inclusivo e partecipativo».
Gagliolo racconta anche l’esperienza personale vissuta con la sua azienda, attiva nel settore olivicolo. La filiera corta parte dalla campagne, passa al frantoio e arriva al confezionamento del prodotto finale: “Si instaura un dialogo diretto con il consumatore che viene a conoscenza di tutta la fase produttiva. Un’attività rivolta alla sua fidelizzazione e condivisione non solo legato al consumo”. «Insistere e promuovere, con direttrici più mirate, la sicurezza alimentare, la sostenibilità ambientale e la tracciabilità dei prodotti del nostro territorio — dice il presidente Cia — darà un valore aggiunto significativo a tutte le nostre produzioni e alla loro presenza sui mercati, fermo restando la forte battaglia sul fronte della concorrenza sleale e gli aspetti distorsivi a livello normativo e/o burocratico che troppo spesso hanno ostacolato prospettive di sviluppo».
Gagliolo indica la linea di azione da seguire per favorire la crescita delle filiere produttive e sostenere i processi innovativi per le aziende agricole: “Auspichiamo che possano essere introdotte misure e strumenti in grado di favorire un aumento di soggetti aggregati rivolti a progetti di impresa e attività. Parallelamente è necessaria una promozione capace di rappresentare, in maniera efficace, nell’offerta turistica i prodotti enogastronomici e specialità locali identitarie di un territorio e della sua storia, unendo le forze con istituzioni, enti e operatori economici nelle opportune azioni di marketing territoriale: show-cooking, degustazioni itineranti e laboratori tematici a dimensione familiare stanno diventando experience ricercate, con le nostre eccellenze agroalimentari sempre più protagoniste nelle stesse scelte di destinazione turistica”.