Regione Liguria sblocca le liste d’attesa per il Fondo della non autosufficienza. In questo modo 153 liguri potranno accedere al Fondo oltre a coloro che in continuità con il 2021 ne stanno già usufruendo.
In attesa del nuovo Piano Nazionale per la non autosufficienza per il triennio 2022-2024, attualmente in fase di revisione da parte del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regione Liguria ha così anticipato con il Fondo Sanitario Regionale le risorse.
«Si tratta di un provvedimento doveroso per le 153 persone che, pur avendo i requisiti, attendevano di vedere sbloccate le risorse per il 2022 per poter accedere ad una delle progettualità che il fondo prevede: gravissima disabilità, grave disabilità, vita indipendente – dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – L’erogazione avviene attraverso voucher strutturati: il contributo economico viene concesso sulla base di un piano individuale di assistenza che viene costruito in modo condiviso tra la persona (o chi la rappresenta) e i servizi sanitari e sociali integrati. Il voucher prevede una rendicontazione e ha due indubbi vantaggi per il soggetto fruitore: il rispetto dei principi di autodeterminazione e di libertà di scelta nell’ambito delle offerte presenti sul territorio».
«È un provvedimento molto importante. Ringrazio il presidente e assessore alla sanità per aver messo a disposizione un anticipo di risorse a valere sul Fondo Sanitario che permette di sbloccare le liste di attesa e di venire incontro alle esigenze del sociale, ovvero di quelle famiglie che hanno necessità di ricorrere ai voucher per sostenere le spese della permanenza a domicilio di fronte a gravi e gravissime disabilità – aggiunge l’assessore alle Politiche Sociali Ilaria Cavo – durante la pandemia abbiamo avuto la riprova della forza di questi progetti, inclusi quelli della vita indipendente, e quindi Regione si è fatta carico di garantire continuità per i 3399 già attivi. Le nuove richieste sono però rimaste inizialmente escluse in attesa delle nuove disposizioni ministeriali. Ora arriva l’intervento di Regione, che sblocca la lista d’attesa e garantisce a chi presenterà domanda, se in possesso dei requisiti socio sanitari, di vedere attivato il progetto individualizzato senza ulteriori ritardi né liste d’attesa».