Sono tra le essenze arboree che da sempre hanno più incuriosito e che sono molto apprezzate anche in questa edizione di Euroflora. I bonsai, gli “alberi in miniatura”, presenti alla Fiera dei fiori e delle piante ornamentali in tre distinte aree dei parchi.
La parola “bonsai” è un termine giapponese che, tradotto, significa letteralmente “piantato in un vaso. Non sono piante nane per genetica ma, al contrario, specie di alberi utilizzabili per questa speciale coltivazione. Il bonsai ha un significato legato al concetto di vita. Gli alberi, come tutti gli altri elementi in natura, sono mutevoli e rappresentano quello che è il cambiamento costante, l’evoluzione del destino durante il corso della vita. In sintesi, il bonsai simboleggia in generale l’universo, la vita e la forza della natura.
Alcuni rari esemplari si possono ammirare nei pressi della Galleria d’Arte Moderna, nella porzione dei parchi di Villa Serra allestita dalla Scuola d’Arte Bonsai italiana, riconosciuta a livello internazionale dalla “Nippon Bonsai Association“. Sono piante di età compresa tra i 30 e 50 anni, provenienti da importanti collezioni private e sono state tutte create partendo da piante autoctone.
Una zona è un “Bosco di boschi” (in giapponese Yose-ue) ed è formata dalla collezione appartenente al professore torinese Giovanni Genotti, uno dei primi a importare bonsai in Italia negli anni Settanta. Sono dieci veri e propri boschi in miniatura, formati anche da 50 alberi della stessa specie e riproducono ambientazioni con abeti, pini, carpini, faggi e altre essenze nostrane. I boschetti sono posati su lastre di pietra per aumentare l’effetto naturale della composizione.
Un’altra sezione riproduce un’esposizione tradizionale giapponese con la dimensione degli spazi stabilita da un codice in base al quale è importante l’equilibrio tra lo spazio vuoto e lo spazio occupato dalle essenze arboree. In tutto sono 25 esemplari unici appartenenti a collezionisti privati italiani. Ci sono cornus, larici, rosmarini, prugnoli, querce, pini.
Nel parco di Villa Gropallo sono poi in mostra tre magnifici esemplari dei Vivai Castagno & C. di San Maurizio Canavese, Torino, ditta tra le prime a importare bonsai in Italia e in Europa. Si tratta di un Pinus pentaphylla, un pino a cinque aghi, importato negli anni ’90, e di due ginepri, il primo importato anni fa, l’altro coltivato negli oltre 80mila metri quadrati dei vivai. A Genova Castagno ha portato anche una collezione di conifere, dai cedri del Libano alle sequoie sempervirens, specie che si prestano particolarmente alla coltivazione bonsai e sui quali è stata appena iniziata la lavorazione.
Sempre nel Parco di villa Gropallo i toscani di Romiti e Giusti espongono 4 bonsai giganti di Pinus pentaphylla. Sono piante che hanno dai 70 ai 90 anni e i visitatori possono ammirarle accanto all’area del Mirador.