«Sono 8.083 i liguri che si sono prenotati per la quarta dose di vaccino, di questi 7.486 over 80 e 597 ultravulnerabili nella fascia tra gli 80 e i 79 anni, mentre le somministrazioni, sempre della quarta dose di vaccino, sono state a oggi 3.548. Numeri che ci dicono che c’è una buona propensione anche per la quarta somministrazione e questo è un dato positivo, anche perché il Covid, come sappiamo continua a circolare». Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
«Per quanto riguarda i vaccinati con dose booster – continua Toti – siamo a quota 981.434 cioè pari al 70,94% della popolazione over 12. Anche se la percentuale di chi ha già ricevuto la seconda dose di vaccino, da almeno 4 mesi e che può pertanto ricevere anche la terza è pari all’85,11%. Per questo mi auguro che le persone proseguano nel proprio percorso vaccinale, l’unico in grado di rendere meno virulenta l’infezione».
Risulta costante il tasso di incidenza in Liguria da diverse settimane.
«Il numero di nuovi accessi nei nostri ospedali – spiega il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi – resta l’indicatore principale: dopo la quarta ondata che avuto il plateau nel mese di gennaio e la discesa in quella di febbraio, abbiamo avuto sostanzialmente un periodo di stasi fino all’inizio di aprile. Da allora abbiamo assistito ad un aumento di ricoveri giornalieri. Da una media di 30 siamo arrivati a circa 38 accessi al giorno. La curva epidemica torna per questa ragione lentamente a salire per quanto riguarda il numero di posti letto occupati sia in media intensità che in terapia intensiva. C’è da rilevare il fatto che l’aumento dei nuovi ricoveri è riconducibile anche a piccoli cluster che sono stati rilevati e velocemente controllati all’interno dei nostri ospedali».
«In questo momento – conclude il presidente – caratterizzato da una ripresa della circolazione del virus, legata certamente alla diminuzione delle misure di distanziamento e dell’utilizzo della mascherina, va ribadita l’importanza dell’adesione alla campagna vaccinale della seconda dose di richiamo per over 80, ospiti delle rsa, e per le persone tra i 60 e i 79 anni con elevata fragilità».