Chiusura in rialzo per le borse europee nonostante la prospettiva di una politica monetaria più restrittiva, le ulteriori sanzioni contro la Russia, l’instabilità della politica in Francia, dove la leader di estrema destra Marine Le Pen sta recuperando terreno contro Emmanuel Macron nei sondaggi elettorali in vista del primo turno delle elezioni presidenziali francesi di domenica, e il lockdown di Shanghai per frenare i contagi da Covid. Parigi segna +1,3%, Francoforte +1,46%, Londra +1,56%, Madrid +1,5%, Milano +2,13%.
Spread Btp/Bund a 165 punti (-1,83%).
A Piazza Affari ha sostenuto la seduta il rimbalzo di Banco Bpm (+10,24%, dopo l’annuncio a sorpresa dell’ingresso del Crédit Agricole nel capitale dell’istituto con una quota del 9,18%. Bpm ha traintoa anche le altre banche, facendo ipotizzare uno scenario di nuove aggregazioni. Forte rialzo anche di Atlantia (+8,72%), con l’ipotesi che la famiglia Benetton respinga l’opa dei fondi infrastrutturali e si accordi con Blackstone. In fondo al listino principale Amplifon (-2,1%), Nexi (-0,94%) e Telecom (-0,93%), dopo che il Cda ha rifiutato a Kkr l’accesso alla due diligence.
Sul valutario, l’euro passa di mano a 1,0879 dollari (1,091 ieri) e a 135,242 yen (135,2 alla vigilia), mentre il rapporto dollaro/yen è a 124,31. Il rublo resta a livelli pre guerra sotto quota 80 per un dollaro.
Poco mosso il petrolio: il future maggio sul Wti scende dello 0,1% a 96 dollari al barile, mentre la consegna giugno sul Brent cede lo 0,26% a 100,29 dollari.