La Borsa di Milano apre in netto rialzo. Il primo indice Ftse Mib guadagna l’1,5% a 24.667 punti. Corre Banco Bpm (+12,36%) dopo la notizia dell’acquisto della partecipazione da parte di Crédit Agricole pari al 9,18%, continua l’ascesa di Atlantia (+3,5%). Nel listino principale unico titolo in discesa è Telecom Italia (-1,15%) all’indomani della decisione del Cda di non concedere alcuna due diligence a Kkr.
Anche le Borse europee hanno aperto in rialzo. Francoforte +1,4%, Parigi +1,22%, Londra +0,89%.
Le Borse asiatiche chiudono in ordine sparso con gli investitori che guardano agli sviluppi della guerra in Ucraina. Sui mercati tiene banco il tema delle sanzioni alla Russia con i fari puntati sul comparto dell’energia.
Si guarda anche alla Fed con i timori di una accelerazione sulla politica monetaria. Chiusura in rialzo per Tokyo (+0,36%).
Giornata scarna sul fronte dei dati macroeconomici. In arrivo dalla Spagna la produzione industriale e dall’Italia le vendite al dettaglio. Dagli Stati Uniti previste le scorte all’ingrosso.
Quotazioni del petrolio in lieve rialzo in avvio di giornata. Il greggio Wti passa di mano a 96,30 dollari al barile, a fronte dei 96,03 di ieri sera a New York.
Il Brent oscilla poco sopra i 100 dollari a 100,61 dollari al barile (+0,15%).
Nei cambi euro debole sui mercati in avvio di giornata: passa di mano a quota 1,0867 dollari rispetto al valore di 1,0904 di ieri sera dopo la chiusura di Wall Street e a 134,82 yen.
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è a 165 punti base, in lieve diminuzione (-1,50%). Il rendimento è a +2,31%.