Avvio in rialzo per la Borsa di Milano. L’indice Ftse Mib ha iniziato le contrattazioni in progresso dello 0,32% a 24.525 punti in apertura.
Atlantia è entrata nelle contrattazioni dopo essere finita in asta di volatilità dopo l’offerta preliminare fatta dal gruppo spagnolo Acs con i suoi alleati Gip e Brookfield Infrastructure, a cui la famiglia Benetton potrebbe rispondere con un’offerta assieme a Blackstone. Il titolo segna un rialzo del 9,92%.
In rialzo anche Telecom Italia (+2,16%) ed Hera (+1,81%). In calo Interpump Group (-1,32%).
Avvio contrastato per i principali listini europei. A Francoforte l’indice Dax avanza dello 0,25% a 14.187 punti, a Parigi il Cac 40 sale dello 0,49% a 6.530 punti mentre a Londra il Ftse 100 arretra dello 0,19% a 7.573 punti.
Seduta in deciso ribasso per le Borse asiatiche che fanno i conti, come accaduto ieri a Wall Street, con le minute della Fed che confermano la determinazione della banca centrale statunitense nel contrastare l’inflazione, con la disponibilità a rialzi di mezzo punto percentuale dei tassi e una riduzione degli acquisti di titoli fino a un massimo di 95 miliardi di dollari al mese. Tokyo ha perso l’1,7%.
Sui mercati sono attesi oggi i dati sulle vendite al dettaglio dell’Eurozona, la produzione industriale tedesca e i verbali della Bce mentre dagli Usa arriveranno i sussidi di disoccupazione e i discorsi dei componenti della Fed, Charles Evans e James Bullard.
Petrolio in rialzo in avvio di seduta: il Wti passa di mano a 97,63 dollari al barile con un aumento dell’1,45%, il Brent è a 102,80 dollari (+1,71%).
Nei cambi euro poco mosso in avvio di giornata: viene scambiato a 1,0915 dollari (+0,17%) ed a 134,98 yen (+0,07%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è in diminuzione a 164 punti base (-2,31%). Il rendimento è a +2,26%.