La Borsa di Milano apre in netto calo, dopo l’inflazione Usa e le tensioni sui titoli di Stato. Il primo indice Ftse Mib cede l’1,25% a 26.850 punti. Nessuna azione in rialzo. Tra i titoli che perdono di più tra le blue chip Banca Mediolanum (-3,09%), Banca Generali (-2,57%) e Iveco Group (-2,12%).
Le Borse europee avviano in netto calo l’ultima seduta della settimana, in scia con l’Asia e dopo la flessione di Wall Street.
Sui mercati pesano le tensioni sui titoli di Stato, dopo il dato sull’inflazione Usa ed i timori di mosse più aggressive della Fed.
Sullo sfondo l’alta tensione tra Ucraina e Russia ed i rincari dell’energia. Avvio in flessione per Parigi (-1,07%), Francoforte (-0,88%), Londra (-0,65%).
La Borsa di Milano apre in netto calo, dopo l’inflazione Usa e le tensioni sui titoli di Stato. Il primo indice Ftse Mib cede l’1,25% a 26.850 punti. Lo spread tra Btp e Bund prosegue a 163 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,903%.
Le Borse asiatiche chiudono in calo, orfane di Tokyo chiusa per festività, in scia con Wall Street.
A contrattazioni ancora in corso sono in negativo Hong Kong (-0,58%), Shanghai (-0,61%), Shenzhen (-1,7%).
Giornata scarna di indicatori macroeconomici. Dopo il Pil e la produzione industriale del Regno Unito e l’inflazione della Germania, in arrivo dagli Stati Uniti l’indice di fiducia dei consumatori.
Scendono ancora i prezzi del petrolio.
Il Wti americano con consegna a marzo arretra dello 0,7% scendendo a 89,25 dollari al barile, mentre il Brent segna un ribasso dello 0,9% a 90,58 dollari.
Nei cambi l’euro è in deciso calo rispetto al dollaro in avvio di giornata: scende sotto quota 1,14 portandosi a 1,1376 dollari (-0,5%). Segno più invece nello scambio con lo yen: l’euro è a 132 contro la moneta nipponica, in rialzo dello 0,47%.
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco ha aperto in aumento a 157 punti base, per poi arrivare a 160. Il rendimento è a +1,83%.