Sono 165 le operazioni eseguite dal Centro Trapianti di cellule staminali e terapie cellulari dell’ospedale Policlinico San Martino nel corso del 2021.
Secondo il report dell’attività trapiantologica elaborato dal centro diretto da Emanuele Angelucci, si tratta di 91 trapianti autologhi, 5 trapianti allogenici da familiare HLA identico, 38 trapianti da familiare non HLA identico, 15 trapianti da donatore non correlato e 1 trapianto cordonale non correlato. A questi numeri si aggiungono 15 terapie CAR-T.
Il trapianto autologo, detto anche autotrapianto, si realizza quando le cellule o i tessuti per la terapia trapiantologica vengono prelevati dal paziente stesso che deve essere trattato: il donatore e il ricevente sono la stessa persona.
Il trapianto allogenico necessita invece della disponibilità di un donatore, la cui tipologia può essere variabile (familiare identico, per esempio un fratello o una sorella, familiare non identico, quindi figli, genitori e anche qualche volta cugini, donatore non correlato, cordone ombelicale).
Per quanto riguarda le terapie cellulari, le CAR-T sono nuove terapie personalizzate contro il cancro che agiscono direttamente potenziando il sistema immunitario del paziente per renderlo in grado di riconoscere e distruggere le cellule tumorali.
Si tratta di una terapia innovativa che richiede una complessità organizzativa che solo un centro di eccellenza ospedaliera è in grado di garantire, oltre a rappresentare, sempre più spesso, una strategia di cura efficace nei tumori del sangue che non rispondono alle terapie tradizionali, offrendo una concreta possibilità di guarigione (circa 40% dai dati di letteratura) a pazienti che, altrimenti, avrebbero esaurito le opzioni terapeutiche curative.
«Il numero di pazienti che quotidianamente si rivolgono alla nostra emato-oncologia e i risultati positivi che vengono offerti sono il frutto della dedizione dei professionisti che lavorano nell’Irccs e che solo in questa struttura, dove la ricerca e l’innovazione sono rapidamente rese disponibili per l’assistenza, trovano lo spazio e le risorse per garantire a tutti risultati di grande livello», afferma Giovanni Orengo, direttore sanitario dell’ospedale Policlinico San Martino.
«È un onore e un orgoglio per me coordinare un gruppo che cerca ogni giorno di dare le migliori opportunità terapeutiche alla popolazione ligure e non solo», commenta Angelucci, direttore dell’Unità Operativa Ematologia e Terapie Cellulari dell’ospedale Policlinico San Martino.