Gli imprenditori liguri nel 2021 hanno saputo reagire alla crisi pandemica che nel 2020 ha colpito la nostra regione come il resto d’Italia. È quanto si può dedurre dai dati sull’export forniti da Sace, la società assicurativo-finanziaria italiana specializzata nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale attraverso un’ampia gamma di strumenti e soluzioni a supporto della competitività in Italia e nel mondo.
Secondo i dati Sace la Liguria nel 2020 ha esportato beni per un valore poco sopra i 7 miliardi di euro (pari all’1,6% delle esportazioni nazionali), dato sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente nonostante la pandemia (-0,3%). Nei primi nove mesi dello scorso anno (ultimo dato disponibile), le vendite oltreconfine della regione sono cresciute dell’11,9% rispetto allo stesso periodo del 2020.In termini settoriali, nel 2020 i mezzi di trasporto sono stati il primo settore di export della Liguria, grazie all’incremento accentuato delle vendite (+222,1%) legato a movimentazioni occasionali di cantieristica navale in prevalenza verso gli Stati Uniti. Tale crescita ha compensato la flessione diffusa alla maggior parte degli altri settori, tra tutti i prodotti chimici (-13,5%), la meccanica strumentale (-22%) e i prodotti in metallo (-24,8%), rispettivamente secondo, terzo e quarto settore di export della regione. Nei primi tre trimestri del 2021 i mezzi di trasporto continuano a segnare un rialzo (+9,1%) nonostante la performance eccezionale dell’anno precedente, anche prodotti chimici e meccanica strumentale mostrano una crescita (+5,4% e +1,7% rispettivamente) sebbene più contenuta e non sufficiente a tornare ai livelli pre-crisi registrati nel 2019; altri settori hanno registrato, invece, incrementi a doppia cifra, come prodotti in metallo (+55,2%), raffinati (+97%) e gomma e plastica (+15,2%).
Stati Uniti, Francia e Germania sono i principali mercati di sbocco dell’export ligure accogliendo quasi il 40% dei beni esportati. Gli Stati Uniti hanno ottenuto un’elevata crescita nel 2020, grazie all’export di navi e imbarcazioni, continuata anche nei primi nove mesi dello scorso anno (+8,2% rispetto a gennaio-settembre 2020); Francia e Germania stanno recuperando il terreno perso (+21,5% e +43,1% rispettivamente). Tra le altre destinazioni si segnala la Cina, che dopo aver chiuso il 2020 in positivo (+10,5%), ha registrato un rialzo significativo anche nei primi nove mesi dello scorso anno (+26,7%). Nel 2020 l’export ligure verso il Paese del Dragone è stato sostenuto dalla crescita intensa dei prodotti farmaceutici e di alimentari e bevande; nel primo semestre 2021, invece, a trainare sono state le vendite di meccanica strumentale, ma anche quelle di alimentari e bevande, che hanno continuato a registrare un forte incremento.
Tra le specializzazioni territoriali della Liguria si segnala il florovivaistico di Imperia e Savona, che dopo aver segnato un modesto calo nel 2020, tra gennaio e settembre dello scorso anno ha ottenuto un ampio incremento superando anche i livelli pre-crisi.
Per quanto riguarda l’operatività Sace in Liguria, nel primo semestre 2021, la società ha sostenuto più di 600 imprese liguri mobilitando oltre 200 milioni di risorse a favore delle loro attività di export e internazionalizzazione, operatività tradizionale di Sace, a cui si aggiungono anche le risorse relative alla nuova operatività (Sostegno alla liquidità attraverso Garanzia Italia e supporto alla transizione green del Paese).
I dati Sace riguardano in modo specifico l’export ma sono ovviamente indicativi per capire lo stato di salute e la reattività dell’economia ligure. E sembrano confermare le aspettative degli imprenditori liguri intervistati da Liguria Business Journal in collaborazione con Deloitte nel maggio 2021 (vedi qui ) in una survey che ha coinvolto 100 imprese della regione. Allora il 62% degli intervistati prevedeva di aumentare il fatturato nel corso del 2021, il 47% dichiarava di avere come obiettivo la conquista di nuovi mercati da raggiungere mediante digitalizzazione e innovazione.
Nel 2021 Sace in Liguria ha effettuato due importanti operazioni. Il 18 maggio Bper Banca, Banca Popolare di Sondrio, Cdp e Sace hanno reso noto il loro impegno per supportare il Gruppo Fratelli Cosulich nello sviluppo della mobilità sostenibile nel settore navale. Bper Banca, in qualità di istituto organizzatore, Banca Popolare di Sondrio e Cdp, avvalendosi della Garanzia Green di Sace, hanno supportato il Gruppo F.lli Cosulich, leader globale nei servizi di spedizione e logistica legati all’industria del trasporto marittimo, finalizzando un contratto di finanziamento da 31,5 milioni di euro, a cui si aggiungono ulteriori risorse pari a 4,5 milioni di euro da parte della Commissione Europea. Le risorse saranno utilizzate per la realizzazione di un mezzo navale che consentirà la distribuzione di gas naturale nel Mediterraneo. Si tratta di un progetto strategico e all’avanguardia a livello europeo, un primo importante passo per uno sviluppo infrastrutturale orientato alla mobilità sostenibile e a basso impatto ambientale. Il progetto prevede la costruzione di una nave gasiera di circa 5.300 tonnellate, alimentata a sua volta a gas naturale, per il trasporto e il servizio di rifornimento di GNL alle grandi navi – sia da crociera che cargo – in transito nel Mediterraneo. Potrà trasportare fino a 8.000 m3 di gas e vanterà le più avanzate tecnologie disponibili. Sarà installato un impianto che permetterà di eliminare completamente i potenziali impatti ambientali. Un progetto che, in termini di mitigazione del cambiamento climatico e con riferimento allo sviluppo di sistemi di trasporto a combustibili alternativi, rientra negli obiettivi del Green New Deal, il piano che promuove un’Europa circolare – moderna, sostenibile e resiliente – ambito nel quale Sace è stata chiamata a svolgere un ruolo centrale con le sue garanzie green, così come previsto dal Decreto Legge “Semplificazioni” dello scorso luglio (76/2020).
Il 15 ottobre Sace e Mps hanno annunciato che finanziano lo sviluppo della flotta di Vulcania srl. Banca Monte dei Paschi di Siena ha finalizzato due operazioni di finanziamento per complessivi 10 milioni di euro in favore della flotta di Vulcania srl, società partecipata dal Gruppo Fratelli Cosulich spa. L’operazione si è strutturata in due finanziamenti, di cui il primo unsecured di 3,75 milioni di euro a 60 mesi e il secondo di 6,25 milioni di euro assistito da Sace a 72 mesi. Il finanziamento è stato garantito digitalmente e in tempi brevi da Sace tramite Garanzia Italia, lo strumento del Decreto Liquidità destinato al sostegno delle imprese italiane durante l’emergenza Covid-19.
Con questa operazione Vulcania ha acquistato 2 motonavi con lo scopo di rafforzare i trasporti fluviali e marittimi nell’ambito del settore siderurgico con il trasporto della materia dai punti di estrazione ai punti di lavorazione. Queste due unità vanno ad aggiungersi a quelle già possedute, pertanto, oggi, il Gruppo ha 15 navi di cui 7 in Vulcania 6 a Singapore e 2 nuove LNG bunker tankers da 8.200 m3 in Fratelli Cosulich LNG.