La Commissione Territorio e Ambiente ha approvato il Piano Territoriale Regionale, uno strumento atteso dal 1997, fondamentale per la pianificazione strategica della Liguria dei prossimi vent’anni. Un lavoro lungo che nasce dal confronto diretto con il territorio, finalizzato a uno sviluppo armonico della Liguria, al miglioramento della qualità di vita dei cittadini e dei turisti.
«Uno strumento di pianificazione atteso dal 1997 – commenta l’assessore regionale all’urbanistica Marco Scajola – Un progetto importante, il cui iter è iniziato nella precedente legislatura, che nasce da un confronto diretto con il territorio. Entro fine gennaio verrà presentato in consiglio regionale: il tassello finale di un lungo percorso, che porterà all’adozione di un Piano che consentirà di delineare il nostro territorio e il suo sviluppo per i prossimi vent’anni. Una pianificazione per una regione più bella e più resiliente, ma anche più rispettosa dell’ambiente. Un aspetto a cui stiamo lavorando con attenzione, che ha portato la Liguria, secondo i dati Ispra, a essere la regione italiana con il minor uso di suolo nel biennio 2019-2021».
Uno dei punti cardine del programma è rappresentato dalla valorizzazione dell’entroterra, per il quale sono previsti interventi utili a contrastare il progressivo spopolamento, favorendo l’insediamento di start up innovative e riducendo i vincoli, oltre a tutelare le caratteristiche ambientali e paesaggistiche.
Al centro del Piano territoriale regionale anche la riqualificazione delle Aree urbane della Liguria, partendo dalle città, con una programmazione strategica che prevede un rilancio focalizzato su servizi funzionali, innovativi, qualificati e infrastrutture, volto a migliorare il benessere dei cittadini. Una pianificazione, quindi, utile a porre maggior attenzione all’ambiente.
Nel programma sono inserite anche le conurbazioni costiere (aree urbane costiere con servizi e infrastruttura di livello sovralocale) per le quali è previsto uno sviluppo armonico dei servizi, coordinato dai Comuni del comprensorio, per migliorare la qualità di vita degli abitanti e turisti.
Il piano prevende anche di rendere l’area costiera maggiormente resiliente rispetto alle variazioni climatiche, puntando su una riqualificazione del territorio e della sua immagine, in un’ottica di sviluppo sostenibile.
Sono stati individuati dei Poli attrattori: centri di riferimento dei servizi nell’entroterra, che attualmente rispondono alla domanda di servizi del territorio di riferimento.
All’interno del PTR è previsto anche un quadro delle infrastrutture, che sarà il riferimento della pianificazione su scala regionale. Delle linee guida, sviluppate sulla base delle esigenze di collegamento del territorio. Per esempio sono state inserite: l’Aurelia Bis (nell’imperiese e nello spezzino), la nuova bretella autostradale Albenga- Borghetto SS -Carcare – Pedrosa, la Gronda di Ponente, Gronda di Levante, il collegamento con l’autostrada per la Fontanabuona, la Statale SS28 valico Armo/Cantarana – il potenziamento infrastruttura ferroviaria di Pontremola.