«Non c’è dubbio che il sistema sanitario in questo momento sia in bornout, chi è positivo, o chi per contatto diretto con persona positiva si ferma a casa, seguendo le norme di responsabilità, rischia di non poter effettuare nessun tampone che definisca il tempo di ritorno alla normalità e al lavoro. Naturalmente questa situazione crea enorme disagio alle persone, un utilizzo di ore di malattie, per chi ha la possibilità di usufruire di questo istituto, e un danno alle imprese di valore enorme».
È quanto dichiara in una nota il vicepresidente della Commissione II Sanità in Regione e capogruppo di Linea condivisa Gianni Pastorino che questa mattina ha scritto una lettera al direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi per rimarcare le difficoltà a cui cittadine e cittadini sono sottoposti.
«Siamo alle prese con un sistema completamente bloccato – spiega Pastorino – ed è quindi necessario uno sforzo collettivo straordinario, sia per avere la migliore interpretazione possibile delle norme, in un coacervo normativo che definisce ancora una volta la scarsa capacità di codificazione legislativa del nostro Paese, sia per studiare una forma di potenziamento delle strutture territoriali e dei mezzi informatici, senza i quali non sarà più possibile far fronte ad una ondata pandemica di queste proporzioni»