Nel primo giorno di somministrazione sono state 176 le vaccinazioni anti Coronavirus ai bambini tra i 5 e gli 11 anni, mentre sono 5663 le prenotazioni sempre per la stessa fascia d’età.
I dati sono stati diffusi dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
«Un buon avvio che ci consentirà di limitare ulteriormente la circolazione del virus, soprattutto in una fase della pandemia in cui si registra un alto numero di contagi tra i più piccoli con attualmente un’incidenza doppia rispetto all’età adulta. Il vaccino tutelerà la loro salute ma anche la loro socialità, così importante in questa fase della loro vita».
I pediatri al Gaslini hanno risposto a diverse domande poste dai genitori in un incontro in diretta social.
Angelo Ravelli, direttore scientifico dell’Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini, spiega: «Abbiamo cercato tutti insieme di dissipare i dubbi emersi tra i genitori, affinché ognuno di loro possa compiere una scelta informata e consapevole. Riteniamo fondamentale proteggere anche i bambini dal Covid-19. Sebbene i più piccoli sviluppino raramente forme gravi dell’infezione, la persistenza della pandemia determina limitazioni importante della loro vita di relazione, delle attività sportive e, soprattutto, della frequenza scolastica. Nei mesi scorsi abbiamo avuto modo di osservare le ripercussioni dell’isolamento sociale e della solitudine sulla sfera psichica, con l’insorgenza e il peggioramento di tante situazioni di disagio latente. I bambini sono anche a rischio di sviluppare complicanze rare, ma molto serie, del Covid. Dobbiamo fare attenzione, in particolare, alla sindrome infiammatoria sistemica dei bambini, definita con l’acronimo Mis-C, che rappresenta uno dei fenomeni più temibili emersi durante la pandemia di Covid: ha spesso decorso minaccioso e richiede una terapia aggressiva, basata sulla infusione di immunoglobuline endovena, corticosteroidi a dosaggio elevato e, nei casi più gravi, anakinra. La severità dell’insufficienza cardiaca, secondaria alla miocardite, ha reso necessario in molti bambini il ricovero in terapia intensiva e l’effettuazione di interventi di sostegno del circolo e della funzione respiratoria. La Mis-C è stata osservata in 1-2 su mille bambini che hanno avuto l’infezione da Coronavirus documentata. Nella Regione Liguria la sua frequenza nella popolazione pediatrica è risultata da 5 a 10 volte più elevata di quella della tubercolosi e delle infezioni invasive da meningococco. Questa osservazione ha indotto a suggerire come la potenziale gravità della MIS-C e le sue possibili potenziali conseguenze a lungo termine, soprattutto a livello cardiaco, rappresentino, assieme all’utilità generale per interrompere la diffusione del contagio, valide ragioni per vaccinare contro il Covid-19 i bambini e gli adolescenti».
I pediatri hanno spiegato che a oggi sono circa 5 milioni i bambini vaccinati (fra Usa e Israele con una o due dosi); gli effetti collaterali più frequenti durano poche ore e sono dolore nel sito dell’iniezione, mal di testa, nausea e dolori a muscoli e articolazioni. Nei bambini tra 5 e 11 anni al momento non sembra essere collegata a problemi cardiaci (miocarditi e pericarditi). Per evitare il rischio di gravi complicanze Covid-correlate, sia a breve che a lungo termine, il vaccino va ancor più raccomandato per i bambini con patologie quali immunodeficienze, patologie oncologiche, cardiopatie, malattie renali croniche, malattie respiratorie croniche, quadri gravi di obesità, diabete di tipo 1 non adeguatamente controllato, trisomia 21 e patologie neuromuscolari.