Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che proroga lo stato di emergenza al 31 marzo del 2022. Arriva inoltre una stretta per chi fa ingresso in Italia dall’estero mentre non c’è alcuna misura che contempli l’obbligo di utilizzare mascherine all’aperto.
Per effetto del provvedimento, si legge nel comunicato ufficiale diffuso da Palazzo Chigi al termine della riunione di governo, sono anche prorogati i poteri derivanti dallo stato di emergenza al capo del Dipartimento della Protezione Civile, così come è prorogata la struttura del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica.
Restano in vigore le norme relative all’impiego del Green Pass e del Green Pass rafforzato e ai test antigenici rapidi gratuiti e a prezzi calmierati. Il decreto stabilisce, infine, l’estensione, sino al 31 marzo 2022, della norma secondo cui il Green Pass rafforzato debba essere utilizzato anche in zona bianca per lo svolgimento delle attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla.
Un’importante novità riguarda la stretta su chi fa ingresso in Italia dall’estero. Per chi arriva nel nostro Paese ma non è vaccinato non sarà sufficiente mostrare il tampone negativo per circolare in Italia, bisognerà rispettare l’obbligo di quarantena di cinque giorni. Non solo: anche ai vaccinati verrà chiesto di mostrare l’esito di un tampone negativo. L’ordinanza firmata dal ministro Speranza è valida dal 16 dicembre 2021 al 31 gennaio 2022.
Inoltre sono prorogate le misure già previste per gli arrivi dai Paesi extraeuropei.
Nel Cdm sono state quantificate anche le risorse sul campo per contrastare il rincaro delle bollette. Il ministro dell’Economia Daniele Franco ha confermato che l’emendamento del governo alla manovra destinerà 3,8 miliardi per il primo trimestre. Questa dovrebbe essere la ripartizione: 1,8 miliardi saranno destinati all’azzeramento degli oneri di sistema fino a 16,5 kWh elettrico; 600 milioni per l’Iva sul gas al 5% per tutti; 500 milioni per l’azzeramento degli oneri di sistema sul gas; 900 milioni per l’annullamento dell’aumento per clienti domestici con 8.264 mila euro di Isee o famiglie numerose o fragili.