Al via i lavori di ampliamento del terminal passeggeri dell’Aeroporto di Genova. Il progetto definitivo, già approvato dall’Enac nell’estate dello scorso anno, prevede la realizzazione di un nuovo fabbricato di circa 5.500 metri quadri, su tre livelli, e il restyling dell’edificio esistente concentrato in particolare sull’area accettazione e imbarchi. I lavori saranno completati entro due anni, l’investimento è di 20 milioni di euro.
«Con il programma degli interventi straordinari del decreto Genova – afferma il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma – si è colta l’opportunità per realizzare importanti infrastrutture la cui definizione, prevista nel master plan aeroportuale, era programmata da tempo. Con questi interventi si potrà finalmente avere un terminal moderno che consentirà di migliorare i livelli di servizio, il comfort e, in generale, la qualità della mobilità del passeggero in transito per lo scalo genovese. La progettazione approvata dall’Enac, inoltre, mira, come da impegno istituzionale dell’Enac, anche a far raggiungere obiettivi di efficientamento energetico, di riduzione dell’impatto ambientale e a favorire l’utilizzo delle più moderne innovazioni tecnologiche in ambito aeroportuale».
Delle risorse complessive, 11,3 milioni sono stati stanziati dall’Autorità di Sistema Portuale del mar Ligure Occidentale, nel quadro del Programma Straordinario d’Investimenti, mentre altri 5 milioni dalla Regione Liguria: «Un investimento − sostiene il governatore ligure Giovanni Toti − che rappresenta un aiuto per la realizzazione di questi lavori, indispensabili per un aeroporto sempre più moderno, funzionale e confortevole in un momento cruciale della pandemia. Genova, anche con il suo nuovo Aeroporto, si farà trovare pronta per la ripartenza».
In questo periodo l’aeroporto continuerà a operare regolarmente, garantendo la funzionalità dello scalo con disagi ridotti al minimo per i passeggeri. Le nuove aree saranno progressivamente rilasciate a mano a mano che saranno completate.
Il nuovo fabbricato di 5.500 metri quadri sarà completato in prima fase in circa un anno, offrendo ai passeggeri in partenza dal Cristoforo Colombo un’esperienza completamente rinnovata grazie al raddoppio dei varchi dei controlli di sicurezza e all’apertura di nuove zone commerciali e di ristorazione. Il nuovo terminal sarà più luminoso, grazie ad ampie vetrate affacciate sul mare, e sarà caratterizzato da soffitti più alti e percorsi più agevoli. Sia in fase di progettazione, sia in fase di selezione della ditta realizzatrice sono stati indicati requisiti di compatibilità e sostenibilità quale l’utilizzo di materiali di riciclo, rinnovabili e di provenienza entro 150 chilometri, per ridurre l’impatto ambientale della costruzione.
«Grazie al supporto della Regione, Autorità Portuale, Struttura Commissariale ed Enac, oggi possiamo segnare un punto di svolta nel percorso di crescita del nostro aeroporto – afferma Piero Righi, direttore generale dell’Aeroporto di Genova – Dopo due anni difficilissimi per il trasporto aereo, questa è anche l’occasione per restituire fiducia alla comunità aeroportuale, che nonostante le difficoltà del momento non ha mai fatto venire meno il proprio impegno. Anche a loro va l’apprezzamento per il lavoro svolto, nella certezza che saranno attori protagonisti della nuova vita dell’Aeroporto di Genova».
A realizzare i lavori sarà l’associazione temporanea di imprese tra il Consorzio Integra e Ceisis, entrambe genovesi. I progettisti incaricati dello sviluppo del livello esecutivo sono Steam, Vmv Ingegneria e Studio Gnudi (anche quest’ultimo basato a Genova). Il progetto definitivo dell’ampliamento è stato realizzato dallo studio di architettura e ingegneria One Works. Nell’ambito del rinnovamento dell’aeroporto è già stato realizzato il nuovo impianto di controllo e smistamento bagagli, entrato in funzione a inizio anno. La nuova infrastruttura potrà inoltre beneficiare del futuro collegamento intermodale aeroporto-ferrovia-Erzelli.
Oltre all’ampliamento e ammodernamento del terminal, un altro intervento riguarderà la pista di volo, lunga 3 km, che a marzo sarà oggetto di rifacimento. L’intervento prolungherà la vita utile della pista, prevenendone il deterioramento delle caratteristiche tecniche. L’intervento, che segue il rifacimento integrale completato nel 2001 in occasione del G8, sarà realizzato tramite alcune chiusure notturne dell’infrastruttura e 8 giorni di chiusura totale delle operazioni, programmati tra l’11 e il 20 marzo 2022.
La presentazione dei lavori di ampliamento e ammodernamento è stata anche l’occasione per svelare il nuovo marchio dell’Aeroporto di Genova, realizzato dall’agenzia di comunicazione Meloria. Il Cristoforo Colombo porta la bandiera genovese nel suo logo e diventa Genova City Airport: un modo per evidenziare il rapporto tra lo scalo e la sua città, ma anche la proiezione internazionale dell’aeroporto. «Quello del “Genova City Airport” – dice Paolo Odone, presidente dell’Aeroporto di Genova – vuole essere un messaggio di appartenenza al territorio e, nel contempo, di una proiezione oltre i nostri confini, come è doveroso per un aeroporto».
Nel nuovo logo la croce di San Giorgio si trasforma così nella sagoma di un aereo, rendendola sinonimo di viaggio, cosmopolitismo e scambio tanto culturale quanto economico. Un accostamento che vuole anche rivendicare la centralità dell’aeroporto nel panorama infrastrutturale cittadino e regionale quale punto di transito privilegiato per i viaggiatori, soprattutto per quelli da e per l’estero. «L’intervento – commenta il sindaco di Genova, Marco Bucci – consentirà di offrire un servizio di alto livello anche nei momenti di maggiore afflusso: efficienza e velocità sono caratteristiche fondamentali per un aeroporto. Ed è anche un biglietto da visita molto importante: l’atterraggio a Genova è stato classificato come uno dei più affascinanti al mondo. Offrire anche una struttura e dei servizi all’avanguardia migliorerà l’esperienza del viaggio nella nostra città».
«Il crollo del Ponte ha evidenziato la difficile accessibilità al nodo logistico portuale di Genova – osserva Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale – A distanza di tre anni dal crollo, stiamo aggredendo le principali criticità relative a tutte le forme di accessibilità: marittima, con la nuova Diga, stradale con la nuova viabilità a Sampierdarena e Prà, ferroviaria con il secondo binario e lo spostamento del viadotto di Prà e i lavori nella Galleria di Molo Nuovo e aerea con i lavori di ampiamento del Terminal passeggeri che oggi inauguriamo. Non avremo più saturazione di capacità nei momenti di maggiore traffico, avremo più voli, offriremo più servizi e di migliore qualità».
Fattori che avranno importanti riflessioni sull’indotto: «Ci risulta che un euro investito in nuove rotte generi 24 euro di indotto sul territorio – afferma Luigi Attanasio, presidente della Camera di Commercio di Genova – Per questo abbiamo lavorato insieme, per la prossima estate, a un piano di nuovi collegamenti tagliato sui Paesi più interessanti e promettenti per il nostro turismo, come quelli del Nord Europa, che dimostrano di apprezzare sempre più le mete genovesi e liguri sia per le attività del tempo libero, e in particolare quelle all’aria aperta, che per affari e congressi».