Oltre 2,2 miliardi di investimenti in provincia di Genova per i prossimi 10 anni, di cui oltre 600 milioni nel prossimo triennio 2022-2024, per la realizzazione di reti e impianti acquedottistici, reti gas, nuovi impianti di trattamento dei rifiuti nonché servizi a favore dei territori e delle comunità.
Questi i numeri del nuovo piano industriale di Iren, presentato oggi alle imprese aderenti a Confindustria dall’amministratore delegato Gianni Vittorio Armani, insieme a Fabio Giuseppini, ad di Ireti, e al direttore degli Approvvigionamenti Vito Gurrieri.
Il nuovo piano industriale di Iren, presentato lo scorso novembre alla comunità finanziaria, ha un orizzonte temporale di 10 anni e si basa su tre pilastri strategici: la transizione ecologica con una progressiva decarbonizzazione di tutte le attività e il rafforzamento della leadership nell’economia circolare e nell’utilizzo sostenibile delle risorse; la territorialità con un’estensione del perimetro nei territori storici e l’evoluzione a partner di riferimento per le comunità ampliando il portafoglio di servizi offerti; la qualità attraverso il miglioramento delle performance e la massimizzazione dei livelli di soddisfazione dei clienti/cittadini. Tale strategia industriale risulta essere fortemente integrata con la strategia di sostenibilità, che definisce target puntuali di medio e lungo termine. In particolare, quest’ultima, è sviluppata secondo le linee guida della transizione ecologica e della centralità delle comunità e delle persone ed è articolata secondo 5 aree focus: decarbonizzazione, economia circolare, risorse idriche, città resilienti e persone.
Il nuovo piano industriale prevede un ammontare complessivo di investimenti pari a 12,7 miliardi di euro, più del 70% in settori regolati e destinati ad ammodernare e digitalizzare i servizi a rete (gas, energia elettrica, servizio idrico), con particolare focus sugli impianti di depurazione, ad estendere il teleriscaldamento e aumentare la quota di recupero e riuso dei materiali realizzando impianti innovativi nel settore ambientale e migliorando ulteriormente la qualità del servizio della raccolta rifiuti urbani.
Una quota rilevante degli investimenti (circa 60%) sono di sviluppo e quindi destinati a favorire la crescita dimensionale del Gruppo e in particolare sono riconducibili prevalentemente allo sviluppo di impianti di produzione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili (solare ed eolico), di impianti di selezione e trattamento dei rifiuti e ai progetti di smart solutions a favore dei territori e delle comunità (circa 1,6 miliardi di euro). A differenza dei precedenti piani industriali, sono stati inclusi gli investimenti di sviluppo per linee esterne pari a circa il 15%, e destinati al consolidamento di società ad oggi non controllare, alla partecipazione alle gare per l’affidamento del gas e al completamento territoriale degli ATO idrici nei quali Iren è incumbent. Infine, il restante 25%, pari a circa 3,2 miliardi di euro, è destinato ad investimenti di mantenimento.
Dal punto di vista della sostenibilità, 8,7 miliardi di euro sono indirizzati a progetti che concorrono al raggiungimento degli impegni presi nelle cinque focus aree individuate, in particolar modo per supportare la resilienza delle città e per progetti di decarbonizzazione.
Per quanto riguarda il territorio della Provincia di Genova, sono previsti in totale 2.2 miliardi di euro di investimenti, 600 milioni dei quali nei prossimi 3 anni, destinati principalmente alla sostituzione e manutenzione straordinaria delle reti acquedottistiche e fognarie, alla manutenzione straordinarie delle dighe per l’approvvigionamento idrico e dei grandi impianti di potabilizzazione siti sul territorio, oltre alla realizzazione della nuova adduttrice acquedottistica della Valfontanabuona e di numerosi estendimenti in zone non servite dalla pubblica fognatura. Grande impegno inoltre sul fronte depurazione, che, oltre, alle manutenzioni straordinarie dell’esistente, comprenderà la costruzione di 5 nuovi impianti(Arenzano, Genova Area Centrale, Torriglia, Chiavari, Sestri Levante).
Per quanto riguarda il servizio gas sono previsti, oltre agli interventi di manutenzione e rinnovo delle reti, una campagna di sostituzione contatori e interventi di idrogenazione per rendere le reti H2 ready. È prevista inoltre la partecipazione a gare per acquisire il servizio in Comuni ad oggi non serviti dalla società.
In ultimo, circa 50 milioni di euro riguardano l’investimento per la realizzazione del nuovo impianto di trattamento meccanico biologico a Scarpino, i cui lavori sono attualmente in corso.
Sul fronte mobilità elettrica, particolarmente innovativo è il progetto di elettrificazione dei bus della linea 7 e 9 in Valpolcevera.
«La nostra strategia di crescita intende affermare Iren come partner di riferimento per le comunità locali – ha detto Gianni Vittorio Armani, ad del Gruppo Iren – accompagnandole nell’evoluzione necessaria nei prossimi anni grazie all’elevata qualità dei servizi offerti. L’impianto strategico del nuovo piano industriale poggia le proprie basi su tre pilastri: transizione ecologica, qualità del servizio e territorialità; crediamo che possa essere un potente motore di sviluppo per l’economia dei territori».
«Con questo incontro Confindustria Genova rimette in moto un circolo virtuoso, interrotto dall’emergenza pandemica – ha concluso Andrea Razeto, presidente di Piccola Industria Confindustria Genova – che coinvolge grandi imprese e pmi nell’interesse comune di consolidare o avviare nuove partnership. La presentazione dell’ambizioso piano industriale di Iren ai nostri associati, nella nostra sede, è una conferma dell’attenzione che il Gruppo, da sempre, riserva alle aziende del territorio; per le nostre pmi, rappresenta un’importante occasione di indirizzo rispetto alle proprie scelte di investimento future».