Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 1-7 dicembre 2021, ancora una crescita dei contagi in Liguria, con un +30,6% in Liguria di nuovi casi rispetto alla settimana precedente e 376 casi attualmente positivi per 100 mila abitanti. Un dato comunque meno preoccupante rispetto a quello di altre regioni.
Invece i posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti Covid-19 (12%) hanno superato la soglia fissata da Agenas al 10%. Ancora in verde quella dei posti letto in area medica (11%), con il limite stabilito al 15%.
«Da 7 settimane – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – continuano ad aumentare i nuovi casi con una media mobile a 7 giorni più che sestuplicata: da 2.456 il 15 ottobre a 15.110 il 7 dicembre».
In tutte e quattro le Province liguri l’incidenza è pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti (in totale in Italia sono 52 le Province sotto i riflettori): Imperia (367), Savona (244), Genova (182), La Spezia (174).
«Sul fronte ospedaliero – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe – si rileva un ulteriore incremento dei posti letto occupati da pazienti Covid».
Nonostante l’aumento della pressione sugli ospedali, in Italia nelle ultime settimane si è progressivamente ridotta la percentuale dei pazienti ricoverati in area medica e in terapia intensiva sul totale degli attualmente positivi.
«Rispetto allo scorso autunno – spiega Cartabellotta – la percentuale di pazienti che necessita di ricovero ospedaliero sul totale dei positivi si è dimezzata grazie alla protezione del ciclo vaccinale primario nei confronti delle forme severe di malattia. Inoltre, a fronte di un numero di tamponi pressoché costante, è verosimile che la riduzione della percentuale dei pazienti ospedalizzati nelle ultime settimane sia correlata al progressivo incremento delle terze dosi somministrate, che riportano l’efficacia a valori più elevati».
«Rallenta in Italia – puntualizza Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe – l’incremento degli ingressi giornalieri in terapia intensiva».
Per quanto riguarda i vaccini, in Liguria la popolazione che ha completato il ciclo è al 77,5%. Il 2,6% attende la seconda dose.
La necessità della dose booster è ben documentata dai dati dell’Istituto Superiore di Sanità che dimostrano la riduzione dell’efficacia vaccinale dopo 5 mesi dal completamento del ciclo primario. In dettaglio:
- l’efficacia sulla diagnosi scende in media dal 75,3% per i vaccinati entro 5 mesi al 43,9% per i vaccinati da più di 5 mesi;
- l’efficacia sulla malattia severa scende in media dal 92,5% per i vaccinati entro 5 mesi all’84,8% per i vaccinati da più di 5 mesi.
Per quanto riguarda il tasso di copertura vaccinale delle terze dosi la Liguria si attesta al 46,3%, poco sotto la media nazionale.
«Per il periodo delle imminenti festività natalizie – avverte Cartabellotta – se da un lato è impossibile fare previsioni affidabili, dall’altro esistono alcune ragionevoli certezze. Innanzitutto, con il trend attuale di crescita dei nuovi casi – anche se l’impatto sugli ospedali è “ammortizzato” dai vaccini – nelle prossime 4 settimane diverse Regioni cambieranno colore. In secondo luogo, per contenere la circolazione del virus e, soprattutto, la pressione sugli ospedali, è cruciale convincere gli indecisi a vaccinarsi e accelerare con i richiami. Infine, le aumentate occasioni di contatti sociali durante le feste impongono massima cautela nei comportamenti individuali: utilizzare la mascherina negli ambienti chiusi, possibilmente FFP2 se affollati, rispettare il distanziamento sociale e ventilare frequentemente i locali, anche a casa in occasione di riunioni con parenti e amici».