Tre milioni e 321mila euro che serviranno a compensare 129 nuclei familiari, di cui 22 in zona rossa, 27 in fascia arancione rinforzata, 12 in fascia arancione e 68 in fascia gialla, oltre a tre attività produttive al momento individuate. Questi gli indennizzi per i nuclei familiari e le imprese interferiti dai lavori sul viadotto Bisagno, individuati a seguito dell’accordo con Autostrade e definiti dalla riunione odierna tra Regione e Comune di Genova.
Sulla base del riparto approvato, ai nuclei familiari in fascia rossa andranno 60 mila euro, in fascia arancione rinforzato 45 mila euro, in fascia arancione 30 mila euro e 6 mila alle famiglie in fascia gialla. Stessa cifra, cioè 6 mila euro, sarà corrisposta alle attività produttive. Il tavolo ha concordato che se ci fosse qualcuno tra le attività e cittadini che rientrasse tra i parametri e non fosse stato ancora inserito sarà comunque oggetto di un’ulteriore valutazione.
Una riunione conclusiva che arriva dopo una serie di verifiche e monitoraggi nell’area del viadotto Bisagno-Gavette, che hanno portato a una proposta di tutela sociale condivisa che tiene conto anche delle richieste della popolazione, per andare incontro ai soggetti interferiti. A questa seduta seguirà un incontro con i comitati per i cittadini per condividere i risultati e le modalità di erogazione.
In una nota congiunta, commentano Giacomo Giampedrone e Pietro Piciocchi, rispettivamente assessore regionale alle Infrastrutture e assessore comunale ai Lavori Pubblici e Manutenzione: «Al positivo esito della riunione odierna siamo arrivati dopo un lavoro comune che ha tenuto conto di tutte le istanze pervenute, con un’attenzione spasmodica alle realtà del territorio che stanno patendo i disagi e dopo l’incontro che c’era stato tra il presidente Toti e il sindaco Bucci con il ministro Giovannini, a margine della cerimonia in memoria delle vittime del crollo del ponte Morandi, durante il quale era emersa la necessità di corrispondere cifre più adeguate: il valore del Pris moltiplicato per tre».
Le cifre finali fanno parte di un lavoro fatto grazie alla legge Pris al quale si sono aggiunte le quote derivanti dall’accordo tra Aspi, Regione, Comune e Autorità Portuale di Genova per 1 miliardo e mezzo di indennizzo per il crollo del ponte che ha consentito di triplicare l’indennità.
«I criteri che abbiamo individuati per questa prima fase di lavori sul viadotto Bisagno Gavette – conclude l’assessore Giampedrone – verranno utilizzati anche per le opere che verranno effettuate in sponda sinistra».
Quanto emerso dal tavolo di oggi verrà presentato a ciascun avente diritto, interferito dal cantiere, nel corso di una riunione prevista venerdì prossimo in Regione.