«Il nuovo ospedale Galliera non si tocca, si aggiunge alle altre attività che sono previste nel Pnrr, e ovviamente nel piano sanitario art. 20».
Lo ha detto il presidente della Regione Giovanni Toti questa mattina a margine della dimostrazione pratica del funzionamento del robot chirurgico Mako in funzione al Galliera e al San Bartolomeo di Sarzana.
«Mi auguro – ha aggiunto Toti – che dopo un lungo confronto, tra oggi e domani finalmente si possa sbloccare l’accordo di programma che contiene anche l’ospedale del Felettino di Spezia, e quindi dare il via a una serie di investimenti che valgono alcune centinaia di milioni per il nostro territorio, che prevedono tutti gli ospedali nuovi, tra cui quello di Taggia, il Felettino e il Galliera, che va per la sua strada ma rientra in questo piano socio-sanitario. Così come il trasferimento dell’Università agli Erzelli, definito ormai in fede conclusiva, apre la strada alla costruzione del polo ospedaliero del Ponente. Questo si incastra in una progettazione complessa di case e ospedali di comunità previsti nel Pnrr. Quindi, saranno 5 anni impegnativi per la nostra sanità, in cui tutti i nostri grandi presidi ospedalieri avranno un ruolo ed estenderanno la loro capacità di cura. Già il Galliera lavora in convenzione con la nostra Asl2 al Santa Corona, e opera all’ospedale di Rapallo con il dottor Claudio Mazzola (il padre putativo del robottino). Quella sinergia che volevamo creare tra i livelli di sanità si sta in qualche modo realizzando, e ancora di più con l’anno nuovo, quando il Gaslini andrà di fatto a presidiare le neonatalità e i reparti di ostetricia e pediatria fuori dalla città metropolitana di Genova. Credo che sia un ulteriore passo avanti per dare a tutti i cittadini della Liguria, da Ventimiglia a Sarzana, un servizio sanitario non solo di qualità, ma di eccellenza».