La Liguria è indietro sulla digitalizzazione, lo dimostrano sia i dati del censimento permanente delle imprese al 2018, sia una survey interna di Intesa Sanpaolo tra giugno e luglio 2021. Come dimostrano i grafici qui sotto, la Liguria è quint’ultima tra le imprese con più di 10 addetti che hanno effettuato almeno un investimento nel triennio 2016-2018 in tecnologie digitali per territorio e ultima per percentuale di imprese che intendono attuare interventi strategici in digitalizzazione in programma nel 2021.
Con il Digital Loan, la nuova soluzione di finanziamento per le imprese che si avviano alla transizione digitale, Intesa Sanpaolo mette da oggi a disposizione 4 miliardi di euro per favorire, accompagnare e accelerare i processi di trasformazione digitale delle Pmi. Intesa Sanpaolo avvia così Motore Italia Digitale. La nuova iniziativa si focalizza su soluzioni finanziarie e non finanziarie volte a favorire il processo di digitalizzazione delle imprese in coerenza con le linee guida del Pnrr e con la sua fase di attuazione.
Secondo l’indice Desi della Commissione Europea relativo al 2020, che misura il livello di digitalizzazione del sistema economico nel suo complesso, l’Italia evidenzia un ritardo più rilevante rispetto agli altri paesi europei nella componente relativa al capitale umano, posizionandosi ultima nel ranking, mentre mostra un miglior posizionamento per quanto riguarda la connettività e i servizi pubblici digitali. Nel corso degli ultimi anni si è assistito al miglioramento dell’indicatore relativo all’integrazione delle tecnologie digitali, che riguarda lo scambio di informazioni elettroniche, l’utilizzo dei big data e del cloud computing, il ricorso al commercio online sia per acquisti che per le vendite da parte delle imprese.
La Liguria ha un punteggio sopra la media nazionale, anche se è ancora indietro per l’uso di Internet.
Da una recente analisi della direzione Studi e ricerche emerge l’immagine di un manifatturiero italiano pre-Covid ben posizionato nella digitalizzazione dei processi produttivi, supportato anche dalle misure di incentivazione introdotte negli ultimi anni (Industria 4.0 e poi Transizione 4.0), che conferma il crescente ruolo degli investimenti digitali da parte delle imprese.
Nel corso dell’ultimo anno la pandemia ha accelerato alcuni processi di digitalizzazione, sia dal lato della domanda, con un utilizzo più diffuso dei servizi internet da parte della popolazione, sia dal lato dell’offerta, con un aumento dei servizi offerti online da parte delle imprese così come da parte della pubblica amministrazione, che porterà molto probabilmente a un miglioramento complessivo del grado di digitalizzazione del sistema economico italiano.
Con Motore Italia Digitale Intesa Sanpaolo, in linea con quanto previsto nell’accordo con Confindustria, intende stimolare gli investimenti delle Pmi e accompagnarle nella transizione digitale principalmente lungo due assi: da un lato l’evoluzione digitale della relazione con clienti e fornitori attraverso lo sviluppo di un’offerta multicanale e di strumenti di e-commerce; dall’altro, l’evoluzione dei processi produttivi dell’impresa verso una infrastruttura digitale e attraverso soluzioni hardware/software, cloud, nuove competenze digitali.