In Liguria diminuisce il numero dei commercialisti iscritti all’albo, ma si registra un vero e proprio boom dei praticanti. È quanto emerge dall’ultimo rapporto della Fondazione nazionale dei commercialisti e del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, che scatta una fotografia sulla professione.
A fronte di un lieve incremento medio nazionale degli iscritti nel 2020 (+0,4%, in totale sono 119.298), che segna un’inversione di rotta rispetto al dato del 2019, in Liguria gli iscritti all’albo risultano ancora in calo (-0,8%), passando dai 2.989 del 2019 ai 2.966 del 2020. I neoiscritti nel 2020 sono 39. In 13 anni l’albo in Liguria ha perso ben 253 iscritti, registrano un crollo del 7,9% (3.219 nel 2007 contro 2.966 nel 2020), mentre nel resto d’Italia la professione è cresciuta moltissimo, passando dai 107.499 iscritti nel 2007 ai 119.298 del 2020 (+11%).
A Genova il numero di iscritti è pari a 1.729 (-0,5% sul 2019), a Savona sono 475 (-1,9%), alla Spezia 266 (-1,6%), invariati a Imperia (396).
Dal punto di vista anagrafico, la Liguria conta la percentuale più alta d’Italia di iscritti over 60 (sono il 24,3%) e la più bassa incidenza di commercialisti under 40 (12,8%). In Italia, le due fasce d’età hanno, rispettivamente, un’incidenza del 18,9% e del 17,9%.
Il reddito professionale medio di un commercialista ligure, al 2020, è pari a 61.871 euro (in linea con la media italiana, pari a 61.237 euro). Risulta in calo del 2,1%, mentre il dato medio nazionale registra una crescita (+0,6%).
Se gli iscritti all’albo in Liguria risultano in calo, al contrario i praticanti sono in forte aumento negli ultimi due anni: dagli 89 iscritti al registro del tirocinio del 2019, salgono a 125 nel 2020 (+40,4%).
Per quello che riguarda poi gli esperti contabili, in Liguria si passa dai 26 del 2019 ai 29 del 2020. Aumentano anche le società tra professionisti (da 21 a 27).