Aprono in ribasso i principali listini europei. La Borsa di Francoforte è in calo dell’1,02%, Parigi segna una perdita dell’1,01%, mentre Londra alle prime battute cede lo 0,90%.
Giù anche Piazza Affari: l’indice Ftse Mib in avvio cede lo 0,67% a 25.782 punti. Un segno meno che si fa ancora più pesante dopo i primi scambi, portandosi a -1,19%, così come avviene anche nelle altre piazze finanziarie europee dove prevalgono i timori per le spinte inflazionistiche. Mediobanca guida i ribassi (-1,56%), insieme a Stellantis (-1,39%) e Stm (-1,33%), ma le vendite colpiscono un po’ tutti i settori. A limitare i danni, grazie al petrolio in rialzo (greggio con consegna a novembre è scambiato a 79,30 dollari, +0,47%, il Brent con consegna a dicembre a 82,93 dollari, +0,45%), sono Saipem (+0,91%) ed Eni (-0,32%).
Chiusura debole in Asia, malgrado il rimbalzo segnato alla vigilia da Wall Street grazie agli acquisti a sconto dei titoli tecnologi del Nasdaq. Tokyo lascia sul terreno l’1,05%.
Lo spread Btp/Bund segna un lieve rialzo in apertura, portandosi a 106 punti. Il rendimento del Btp è dello 0,90%.
I cambi: l’euro scambia a 1,1586 dollari con un calo dello 0,10%. L’euro passa di mano a 129,4600 yen con un aumento dello 0,14%.
Infine, segna un calo il prezzo dell’oro: il metallo prezioso con consegna a dicembre passa di mano a 1.752,40 dollari l’oncia, segnando un -0,48%.