Lo smart working per i lavoratori Unipol termina il 3 novembre, “senza un confronto sindacale corretto”, denuncia Uil Liguria.
In Liguria è previsto il rientro di circa 300 dipendenti in azienda: “il sindacato verrà convocato per un “accordo strutturale” solo dopo il rientro di tutti i lavoratori – si legge nella nota – Purtroppo si profila un grave rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori. In questo contesto preoccupante, Uilca Gruppo Unipol Genova e Uilca Liguria proseguiranno con la richiesta di un tavolo unitario e urgente per definire la nuova situazione su lavoro agile e green pass. Il tentativo di Unipol di mettere all’angolo le parti sociali, è fortemente contrastato da Uilca che chiede maggiore attenzione per i lavoratori che, di punto in bianco, si ritroveranno a condividere spazi senza un criterio”.
«Avremmo voluto confrontarci e presentare all’azienda le nostre proposte sul tema del lavoro agile: volontarietà, alternanza giornate in presenza, disconnessione, ristori, orario di lavoro, pendolarismo, lavoratori fragili, caregiver – spiega Claudio Pellizzeri, segretario regionale Uilca Liguria – Avremmo voluto aprire un tavolo organico con più attori, sindacato, Gruppo Agenti, RLS, per attestare in sicurezza l’operato di tutti i lavoratori. Sul tema del green pass, l’azienda dovrà farsi carico a proprie spese di test molecolari o antigenici rapidi al fine del rilascio del certificato verde, questo deve essere chiaro».
La Uilca “non esclude il coinvolgimento dei lavoratori per definire tutte le azioni da intraprendere per contrastare un modus operandi discutibile”.